Due slavine di neve nel giro di poche ore hanno causato la morte di due sciatori, uno sulle Alpi piemontesi l’altro in Alto Adige. Il primo dei due incidenti è avvenuto in Alta Valsesia, ad Alagna, in Provincia di Vercelli. Un giovane è stato travolto da una slavina poco sotto il passo della Civera e i tentativi di salvarlo sono stati vani. Sembrerebbe che stesse affrontando la montagna su una tavola da snowboard quando si è staccata una slavina che lo ha travolto. Sono così partite le ricerche. I tecnici del soccorso alpino hanno raggiunto quota 3mila metri, dove si era verificata la valanga, e hanno iniziato a scavare. L’uomo è stato recuperato dopo più di un’ora di ricerche e soccorso dal personale sanitario del 118. È stato portato in ospedale a Borgosesia, dove le sue condizioni sono apparse subito critiche.

L’incidente in Trentino Alto Adige si è invece verificato sull’Alpe di Siusi. La vittima sarebbe una altoatesina. La tragedia è avvenuta nei pressi della stazione a monte dell’impianto Goldknopf-Bahn. Sul posto si sono portati gli uomini del Soccorso alpino, i vigili del fuoco, i carabinieri e gli elicotteri Pelikan 1 e quello dell’Aiut Alpin Dolomites.

Il Soccorso alpino valdostano e il Sagf sono intervenuti poco dopo le 13 di oggi per una valanga a Valtournenche, nella località di Cheneil, sulla Punta Fontana Fredda, a quota 2.200 metri, in Valle d’Aosta. Una persona è rimasta coinvolta ed è morta. Si tratta di un soccorritore del Soccorso alpino della guardia di finanza di Cervinia di 49 anni, fuori servizio. La salma è stata portata a Cervinia.

Una valanga si è staccata anche in Veneto, in questo caso però senza conseguenze troppo gravi. Due sciatori sono stati travolti mentre facevano del fuoripista sulla Punta Nera del Sorapis che si raggiunge dal Faloria sopra Cortina d’Ampezzo (Belluno). Scattato l’allarme sono stati raggiunti dall’elicottero con i sanitari del Suem 118 e dai Carabinieri. Uno dei due sciatori era riuscito da solo ad emergere dalla massa nevosa mentre il secondo, aiutato dal primo, è stato messo in salvo ma ha riportato la frattura di una gamba.

In Piemonte il rischio valanghe è classifica tra “medio” e “forte”, a seconda dei tratti dell’arco alpino. In Alto Adige il livello è invece classificato come “considerevole”, in Veneto è “moderato”.

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