La serata conclusiva del Festival del Cinema
Venezia, il Leone d’Oro va a ‘Povere creature’ di Lanthimos. Matteo Garrone premiato per la miglior regia per ‘Io capitano’
“Noi abbiamo girato Io Capitano in Senegal ma anche in Marocco, quindi in questo momento il nostro pensiero va alla tragedia che ha colpito quella nazione”, ha detto Garrone, ricevendo il premio.
“Povere creature!” del regista cult greco Yorgos Lanthimos è il Leone d’oro della ottantesima edizione della Mostra del cinema di Venezia. Gloria anche per Matteo Garrone per “Io Capitano” che ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia con una dedica: “Ai migranti che non ce l’hanno fatta”.
Il film di Garrone è la commovente, drammatica e poetica, Odissea contemporanea di due giovani che da Dakar in Senegal decidono di affrontare i pericoli del deserto subsahariano, le torture in Libia, il viaggio pericoloso in un barcone pieno di migranti, per arrivare nella terra promessa: l’Italia. Seydou e Moussa sono i due protagonisti, attori esordienti.
“Questo premio aiuterà il film. Per fare il film insieme a persone africane, ho cercato di dare voce a chi di solito non ce l’ha. Ringrazio i miei attori per la loro straordinaria interpretazione: sono riusciti a dare tridimensionalità a quello che avevamo scritto, una grande umanità e una spiritualità”, ha detto Garrone.
“Noi abbiamo girato Io Capitano in Senegal ma anche in Marocco, quindi in questo momento il nostro pensiero va alla tragedia che ha colpito quella nazione” ha detto il regista.
A Seydou Sarr, ventunenne senegalese, il Premio Marcello Mastroianni come giovane attore emergente grazie all’interpretazione nella pellicola “Io Capitano”. Il regista dà poi la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato. “Il film racconta una realtà vera”, sottolinea Mamadou. “Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa. E vorrei ricordare che quando c’è la voglia e la necessita di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani”. Per Mamadou, “un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare l problema. Ringrazio il festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell’inserimento”.
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