Cinema
When they see us, la serie sul maxi risarcimento per l’ingiusta detenzione
E’ notizia fresca quella che riguarda le nominations per i 29esimi Gotham Awards, i premi cinematografici statunitensi dedicati al cinema indipendente in programma il prossimo 2 dicembre. Nati nel 1991 con l’obiettivo di promuovere e incentivare la produzione indipendente, aprono la stagione degli Awards americani. La commissione è composta da un gruppo ristretto di giornalisti e filmaker che si confrontano sull’assegnazione del premio alle migliori pellicole di film, documentari e serie tv. Le nominations riguardano anche il miglior attore, la migliore attrice, la miglior sceneggiatura e il miglior attore emergente.
Quest’anno in lista per il premio di migliore serie rivoluzionaria c’è anche “L’amica geniale”, che ha riscosso un grandissimo successo in Italia e negli Stati Uniti. Trasmessa in Italia sulla Rai e negli Usa su Hbo, la serie tratta dai libri della napoletana Elena Ferrante rappresenta un traguardo italiano accanto alle pellicole americane. “L’amica geniale” concorrerà al premio insieme a “Chernobyl”, “David Makes Man”, “Unbelievable” and “When They See Us”.
La serie When They See Us – Tra le pellicole in nomination troviamo la serie targata Netflix “When they see us”, creata e diretta da Ava DuVernay. Dal suo esordio a giugno, la serie è stata incoronata tra le più viste sul canale. Emotivo, commuovente e di denuncia, il telefilm ha riscosso consensi e, soprattutto, riflessioni su temi ancora molto attuali. Tratto da una storia vera e composto da quattro episodi, infatti, è subito divenuto virale per l’argomento scottante del razzismo e delle condizioni nelle carceri in America. Candidato anche agli Emmy Awards in undici categorie, in realtà porta a casa un solo premio, quello del miglior attore in una miniserie a Jharrel Jerome nei panni di uno dei protagonisti, Korey Wise.
La storia – La jogger di Central Park è un caso di cronaca realmente accaduto nel 1989, quando la 28enne Trisha Meili fu aggredita e stuprata nel cuore del parco di New York. La donna rimase in coma per dodici giorni e al suo risveglio non ricordava nulla di quello che le era accaduto. Tutt’oggi la Meili confessa di manifestare ancora i sintomi post-traumatici di quell’esperienza, come per esempio l’amnesia. A trent’anni dall’accaduto, soltanto di recente si è avuta una risoluzione definitiva sul caso.
La serie tv si concentra principalmente sulla storia e la vita dei protagonisti condannati per il reato ai danni della donna. Gli afro-americani Antron McCray, Kevin Richardson, Yusef Salaam e l’ispanico Raymond Santana junior all’epoca dei fatti erano minorenni, tranne il sedicenne Korey Wyse, anch’egli afro-americano e accusato insieme ai compagni di essere il colpevole dell’aggressione. In particolare, l’ultimo episodio è incentrato sulla storia di Wyse e sulle condizioni delle carceri statunitensi per i giovani ragazzi accusati di reati così gravi. Il caso della Jogger, infatti, all’epoca destò molto scalpore e ognuno di questi ragazzi ha pagato ingiustamente, trovandosi nel posto sbagliato al momento sbagliato. I ragazzi furono trascinati in commissariato e costretti ad ammettere lo stupro, sebbene non ci fossero prove concrete che li incastrassero. Interrogati senza genitori e senza avvocati, When They See Us ripercorre lo strazio dei parenti e dei protagonisti che cercano di farsi giustizia da soli per testimoniare la loro innocenza. Dopo una vita passata a fare i conti con l’etichetta di “stupratori”, è stato difficile per loro immettersi nella società e nel mondo del lavoro rifiutandosi di ammettere un reato non commesso.
La storia ha, in realtà, una svolta quando nel 2002 il reale artefice del reato Matias Reyes confessa di essere stato lui ad aggredire e stuprare la Meili. Le impronte genetiche hanno dato conferma alla sua testimonianza, revocando così l’accusa nei confronti dei cinque ragazzi. Dopo una lunga battaglia per avere un risarcimento, i condannati intentano una causa contro la città di New York per stress emotivo, discriminazione razziale e azione penale malevole. La buona notizia arriva soltanto cinque anni fa, nel 2014, quando alle vittime viene rilasciato uno dei più grandi risarcimenti della storia pari a 41 milioni di dollari.
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