Curiosità
Willy Monteiro: l’Italia si unisce e non cade nella trappola degli influencer istigatori d’odio
L’Italia è stata colpita da una tragedia in un momento di calma apparente. Un ragazzo è stato assassinato durante un pestaggio. E’ la triste storia di Willy Monteiro Duarte che ha destato scalpore per la sua brutalità ed ha suscitato un sentimento di contestazione fra i cittadini perché il suo colore della pelle era scuro.
Non è bastata la cronaca a regalarci la notizia che “quattro bianchi hanno ammazzato di botte un nero“, ma, al contempo nelle prime ore, è emersa una dichiarazione di un genitore degli assassini che avrebbe riferito ad un carabiniere “è morto solo un immigrato”. La notizia è stata data da Repubblica, ma senza prove e senza nemmeno un intervento punitivo dello stesso carabiniere nei confronti dei parenti degli quattro indagati perché autori di una “bestemmia” a sfondo razziale.
Una ricerca, condotta dal data journalist Livio Varriale, ha analizzato le parole chiave “Willy Monteiro”, #willymonteiro e “Ciao Willy” ed ha restituito in meno di una settimana 12.245 Tweets, 767.529 mi piace, 74.102 interazioni, 187.434 condivisioni e 22.963 citazioni. Una mole impressionante nei quattro giorni che hanno messo l’Italia dinanzi prima ad uno shock per la notizia, poi ad un conflitto fuori tema dovuto a teorie complottistiche riguardanti l’omicidio a sfondo razziale, per poi dimenticarsi di Willy Monteiro con soli 600 tweets dedicati al giorno del funerale.
Top Likes tra mille polemiche
A fare incetta di likes c’è Fedez che, insieme alla moglie Chiara Ferragni, ha contribuito ad animare il clima di scontro ideologico sulla base di una presunto movente razziale per l‘omicidio del povero Willy. Tra i due Tweets che il cantante milanese ha pubblicato e che insieme hanno raccolto 45.000 like circa, avuto le stesse condivisioni, quello che ha macinato 4.000 visite in più risulta essere la risposta alle critiche emerse nei suoi confronti riguardo l’aspetto degli assassini che secondo la maggioranza dell’opinione pubblica non assomigliavano a fascisti, bensì a fan dello stesso Fedez. Un boomerang per il cantante l’esporsi, perché questa ha visto ritorcergli un’ondata di negatività per la sua immagine, tanto da farlo defilare con il classico commento “meglio fare silenzio per il rispetto di Willy”. Anche la AS Roma ha dedicato diversi pensieri a Willy, sia sul profilo italiano che inglese, essendo il ragazzo un tifoso della squadra. Singolare e commuovente come il tweet dell’utente @nadine, in lingua inglese, ha chiesto di condividere la storia di Willy facendola rimbalzare in giro del mondo. Seguono Luca Bizzarri, Guido Crosetto e Lapo Elkan che ha citato l’indiscrezione di Repubblica che non è stata confermata da altri, ma ha contribuito a far nascere il sospetto, con tutte le critiche a seguito, dell’omicidio razziale.
I Più commentati
Alla luce dei profili più cliccati, quelli che hanno avuto maggiori risposte dal pubblico sono stati Luca Bizzarri, bersagliato per la questione della presunzione di innocenza dei 4 ragazzi sottoposti a fermo considerati colpevoli dell’omicidio e per aver definito con un altro tweet inopportuna la presenza di Conte ai funerali, Giorgia Meloni colpita dall’ironia degli antifascisti, Massimo Giannini per aver chiedo il bando di alcune arti marziali, Fedez, e Rula Jebreal, autrice di provocazioni social dove inquadrava Salvini e Meloni come colpevoli morali dell’omicidio.
Gli argomenti #Hashtag
Gli argomenti che hanno portato avanti il ricordo e la memoria di Willy sono stati prevalentemente il nome, colleferro, Salvini e giustiziaperwilly. In fondo alla graduatoria, con percentuali minime invece, la miccia rimasta inesplosa dell’antifascismo e dell’antirazzismo messa in piedi anche da Chiara Ferragni, che guarda caso senza twittare ha avuto la sua dose di notorietà. Questo livello di dibattito, con questi argomenti utilizzati, fa comprendere che gli italiani hanno lasciato da parte l’arma del confronto ideologico e si sono concentrati sulla tragedia, mostrando maturità e soprattutto umanità. La stessa che si sarebbe aspettata da Giornalisti e Influencer, ma è chiaro che senza odio, non ci sono reaction e quindi non c’è visibilità. La stessa che non ha avuto il funerale di Willy, gia dimenticato dal circo social che non ha più interesse a seguire la vicenda senza polemiche.
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