Il film nelle sale italiane dal 4 al 7 novembre
“Yaya e Lennie”, al cinema il nuovo cartoon targato Mad: “Ecco come nascono i nostri film”
Il produttore Luciano Stella li ha definiti “Mad Gang”. Alessandro Rak, Dario Sansone e Marino Guarnieri una gang lo sono davvero e con loro il successo è assicurato. Ora quella ‘gang’ ha tirato fuori un altro gioiellino dei film di animazione: “Yaya e Lennie – The Walking Liberty”. Un film che fonde arte e fantasia ma che affronta temi forti e come non mai attuali: le urgenze ambientali e i valori su cui si fonda la nostra società, e lo fa con la forza delle immagini, della dimensione onirica e della musica. Tutto rigorosamente made in Naples. Il film sarà nelle sale italiane dal 4 al 7 novembre.
Basta trascorrere con loro una mattinata nella sede napoletana della Mad Entertainment a piazza del Gesù per capire quanto Stella avesse ragione a chiamare ‘gang’ questa fucina dei cartoni napoletani nati dall’unione delle forze e delle idee geniali di questo gruppo di artisti. “Tutto il film è stato realizzato continuamente inserendo il lavoro dell’uno in quello dell’altro”, spiega Dario Sansone. Tutti collaborano, in un briefing continuo che plasma il film su vari livelli ma procedendo in contemporanea. Così Alessandro Rak ne cura la regia e la direzione artistica, Marino Guarnieri e Dario Sansone la direzione artistica e allo stesso tempo ne firmano il soggetto insieme a Francesco Filippini. Difficile specificare chi ha fatto cosa ed è forse proprio questo il segreto del loro successo.
“Yaya e Lennie – The walking Liberty” ci trasporta in un tempo in cui, in seguito a un misterioso sconvolgimento, il mondo come lo conosciamo oggi è finito. La natura si è ripresa prepotentemente il pianeta e ora la giungla riveste tutta la terra. Dalle macerie del mondo che fu, una nuova società sta cercando di risorgere. Si tratta de “L’Istituzione”, i cui adepti cercano di ripristinare l’ordine precostituito imponendo al popolo libero della giungla il loro concetto di diritto. Ma c’è chi si oppone con forza al loro processo di “civilizzazione”: i dissidenti stanno preparando la loro rivoluzione.
“Questa è la storia di due spiriti liberi che vogliono trovare il loro posto nel mondo – spiega Rak – La squadra è tutta composta da giovanissimi e insieme abbiamo deciso di affrontare dei temi importanti e vicini a tutti come l’ambiente e i rapporti umani”. Yaya, una ragazza dal carattere ruvido e dallo spirito indomito, e Lennie, un giovane uomo alto più di due metri e affetto da un ritardo mentale. Uniti da un legame profondo si prendono cura l’uno dell’altro cercando di non farsi portar via l’unica ricchezza che gli è veramente rimasta: la loro libertà. I due si muovono in una realtà distopica che a ben vedere nei dettagli è una Napoli paradossale, la cifra dei prodotti Mad orgogliosamente legati alla città.
“Ci fanno molti complimenti per i disegni – racconta Marino Guarnieri – ma in realtà di disegnato non c’è nulla, è tutto fatto in 3D. Iniziamo con la scrittura, poi progettiamo i personaggi che diventano persone con gli attori. Prima di qualsiasi altra cosa si registrano le voci degli attori che spesso non si incontrano. A dare le voci ai personaggi sono quelle di Ciro Priello, Fabiola Balestriere, Lina Sastri, Francesco Pannofino, Massimiliano Gallo, Tommaso Ragno, Fabrizio Botta, Federica Altamura, Fabio Balsamo, Shalana Santana, Antonio Brachi.

La colonna sonora del film sarà disponibile negli store digitali proprio dal 4 novembre, in concomitanza con l’uscita al cinema di Yaya e Lennie. Le musiche sono di Alessandro Rak, Enzo Foniciello e Dario Sansone, frontman dei Foja, già in original soundtrack de L’Arte della Felicità e Gatta Cenerentola. Anche la colonna sonora è un lavoro fatto in collaborazione. “Ho diviso il lavoro con Rak e Enzo Funiciello – spiega Dario Sansone – è una colonna sonora ricca come lo è la vegetazione del film ed ha più anime: parte dal folk e fa una commistione continua di linguaggi musicali dove la nostra tarantella, le nostre radici, incontrano suoni africani o provenienti dagli Stati Uniti. Un altro lavoro che abbiamo fatto è stato quello di assegnare ad ogni personaggio uno strumento musicale in modo da realizzare un character design della strumentazione che abbiamo usato. Ad esempio Yaya è per noi un’armonica che è uno strumento di libertà, trasportabile, che riesce ad essere malinconico ma anche aggressivo e avere dei grandi guizzi. Oppure Lennie è uno strumento a corde inventato da noi che miscela il sound della chitarra, delle corde del benjo, ha un’intonazione variabile quindi è uno strumento stonato come il nostro protagonista. C’è sullo sfondo un sound di tamburi che riecheggia che è il modo di comunicare che ha la terra”.
Quanto c’è dei Foja in questa colonna sonora? “Sicuramente una canzone, ‘Duje comme nuje’. È un brano ispirato al film che parte da questo amore senza interesse di Yaya e Lennie e diventa una canzone sull’amore senza genere e sul sentimento battagliero che in due può emergere e può portare lontano o quantomeno ad affrontare la vita in una maniera più leggera”. Inconfondibile poi il suono della chitarra di Sansone, un’altra canzone scritta da lui e cantata da Ilaria Graziano.
Quando uscì al cinema “L’arte della felicità”, il primo film di quella che poi sarebbe diventata di lì a poco la Mad Entertainment, il patron Luciano Stella decise di puntare sui film di animazione, settore che in Italia c’è poco. “Mad non nasce da una pianificazione, ma da un incontro di questa squadra, dalla volontà di stare insieme su un singolo obiettivo – ha raccontato Stella – Poi una riflessione, grandi talenti, e grande spazio soprattutto per l’animazione”.
L’Arte della felicità ha vinto l’oscar europeo, l’Efa, come miglior film di animazione. E da lì in poi la scalata verso il successo dell’animazione made in Naples. “Questo piccolissimo film, piccolo dal punto di vista della produzione, aveva una personalità, una sostanza, un carattere, talmente forte da aver concorso con dei giganti dell’animazione europea. Quella fu una grande spinta ad andare avanti”. Poi la consacrazione del successo con “La Gatta cenerentola” che ha vinto due David di Donatello e poi il Ciak d’Oro, Nastri d’Argento e una quantità di altri premi che Stella e i suoi espongono orgogliosamente nella loro sede accanto alla statuina di San Gennaro. Una realtà, la Mad, che porta Napoli ancora una volta ad essere un’eccellenza.
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