L’edizione in programma dal 26 al 30 maggio dello CSIO di Roma Piazza di Siena sarà per molti versi speciale. Il Comitato Organizzatore – Fise con Sport e Salute e con Coni – ha lavorato per organizzare l’appuntamento romano nel pieno rispetto delle normative governative sugli eventi sportivi internazionali, riportando – dopo lo stop forzato del 2020 – il meglio dell’equitazione mondiale nell’ovale di Villa Borghese. Ciò ha comportato una radicale revisione degli allestimenti e all’eliminazione pressoché totale delle tribune. Un risultato che donerà un colpo d’occhio molto simile a quello degli anni ’20, albori delle gare di concorso ippico romano, esaltando la bellezza architettonica e il valore naturalistico della piazza.
LA SINDACA RAGGI

«Siamo reduci da un anno tragico – ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggia durante la ocnferenza stampa di presentazione di venerdi – però in questo anno abbiamo scoperto la resilienza, la capacità di saperci adattare allo shock.Abbiamo reagito utilizzando strumenti innovativi, pensando a strade alternative. Nei mesi di lockdown Piazza di Siena è stato sempre teatro di attività fisiche per scuole, gruppi sportivi e cittadini. Abbiamo messo a disposizione di tutte le associazioni sportive i nostri parchi e questo ha consentito di non fermarci mai. Abbiamo perso tutti tanto, cionondimeno ci siamo ed è un grandissimo risultato», ha continuato. «L’arena è un po’ diversa, abbiamo ricostruito le ambientazioni del secolo scorso e potrebbe essere una configurazione che manterremo anche in futuro – ha spiegato ancora la sindaca – Ciò che preme è il significato: una ripartenza con modalità diverse, ma una ripartenza. Credo che l’Italia possa dare tanto a questo sport e Roma si conferma grande capitale degli eventi sportivi. Lo spirito e lo stesso e le difficoltà ci hanno fatto capire quanto sia importante lavorare insieme».
IL PROGETTO

Il progetto dell’edizione 2021 poggia quindi su un modello di evento sportivo sostenibile e sul concetto di minimalismo ambientale, nonché sulla sfida di trasformare limiti e restrizioni causate dai protocolli anti–Covid in quinte teatrali. Un progetto realizzato grazie a un costante lavoro di manutenzione e cura del verde dell’area di Piazza di Siena, delle zone circostanti e dell’area del Galoppatoio. Tale impegno ha valorizzato ulteriormente uno spazio diventato importantissimo anche durante i lunghi mesi di lockdown, durante i quali si è trasformato in una palestra a cielo aperto per gli allenamenti dei romani.
GIOVANNI MALAGO’

Era una competizione a rischio, viste le ferree regole internazionali che obbligano a osservare certe condizioni per le grandi competizioni», ha detto. «I problemi erano enormi e non è stato banale superarli, siamo stati bravi a tenere botta». Per il presidente Coni, Giovanni Malagò lo Csio di Roma «è qualcosa di speciale e diverso rispetto a tutte le altre competizioni mondiali, nulla è paragonabile a Piazza di Siena. E la pandemia paradossalmente ci ha fatto scoprire una Piazza più bella».
DIEGO NEPI MOLINERIS

Uno spazio a disposizione di tutti, diventato prezioso durante il lockdown ed emozionante nel momento della ripartenza. Diego Nepi Molineris, event director di Piazza di Siena, racconta il percorso che ha portato all’88ª edizione dopo un anno difficilissimo. «Durante un periodo drammatico, l’ovale di Piazza di Siena è diventato una palestra a cielo aperto per i bimbi e i ragazzi delle scuole della zona – racconta – Mi è capitato di vederli e l’emozione è stata enorme, perché, anche in un momento così difficile, l’idea di custodire quel verde per poi restituirlo in perfette condizioni alla città si è specchiato nelle esigenze del momento». Nepi spiega che l’ovale di Piazza di Siena «è stato utilizzato talmente tanto che abbiamo dovuto procedere a una nuova semina in vista del concorso». Ma non è stato un fastidio: «È stata una gioia, perché è stata la prova tangibile del nostro impegno verso i cittadini e la Villa». Nel corso dei mesi «abbiamo puntato a trasformare i limiti imposti dai protocolli anti-Covid in opportunità. L’idea è stata quella di ricreare le atmosfere e il colpo d’occhio delle prime edizioni del concorso, con i due anelli attorno all’ovale completamente liberi e un senso della prospettiva incredibile». Nepi descrive la sensazione quando è tornato a Piazza di Siena: «Proprio la prospettiva che libera il colpo d’occhio mi ha fatto provare la stessa emozione che ho vissuto quando abbiamo restaurato e aperto il Parco del Foro Italico, liberandolo da barriere e recinzioni che ne avevano limitato l’anima».
IL PRESIDENTE FISE

«Sono particolarmente emozionato dopo un anno e mezzo molto difficile. È stato un anno molto faticoso – ha dichiarato Marco Di Paola, presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, – abbiamo dovuto lavorare alla giornata. Quando abbiamo iniziato a programmare Piazza di Siena, lo scorso dicembre, ci chiedevamo se saremmo riusciti a farla. Questo è quindi un momento di grande successo ed emozione».

Sofia Unica

Autore