La scomparsa
Addio a Gianni Vattimo, il filosofo torinese aveva 87 anni
È morto oggi, ad 87 anni il filosofo Gianni Vattimo, tra gli intellettuali più importanti dell’epoca contemporanea. Da tempo era ricoverato Rivoli in gravi condizioni. A comunicare la sua morte è stato Simone Caminada a Repubblica.
Nato a Torino il 4 gennaio 1936, si laurea in Filosofia nel 1959, poco tempo prima era entrato in Rai salvo poi lasciarla, deve la sua fama a livello internazionale per aver teorizzato e sviluppato il concetto di “pensiero debole” (dal titolo di una raccolta di saggi) in contrapposizione con le diverse forme di pensiero forte dell’Otto-Novecento: un atteggiamento che accetta il peso dell’errore, la chiave per la per la democratizzazione della società, in particolare per la storia europea, la diminuzione della violenza e la diffusione del pluralismo e della tolleranza.
È stato tra i massimi esponenti della corrente postmoderna, Professore di filosofia all’Università degli studi di Torino, politico e membro del Parlamento europeo (Ds). Ha scritto per i principali quotidiani italiani e nella sua vita ha sposato il comunismo e le filosofie del ‘comunismo cristiano’ e ‘comunismo ermeneutico’. “Il futuro – diceva – sarà socialista o non sarà”. Nella sua vita privata ha pubblicamente dichiarato la sua omosessualità. Nel corso degli anni aveva perso, a causa di problemi di salute, due suoi compagni. Forte della sua fede cristiana, vedeva in Gesù “il primo grande desacralizzatore delle religioni naturali”.
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