Aveva 60 anni e da tempo era malato
Addio ad Erriquez, anima della Bandabardò: “Ho goduto abbestia”
La musica piange Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò morto domenica mattina, 14 febbraio, nella sua abitazione di Fiesole.
Spostato con Silvia e papà di Rocco, aveva 60 anni e da tempo combatteva contro un tumore ma la sua riservatezza e la sua energia non avevano mai permesso di far trasparire nulla all’esterno. A confermarne la notizia il suo manager Francesco Barbaro, al suo fianco sin dagli esordi.
“Il più scatenato, roboante e colorato gruppo folk italiano in attività”, si legge aprendo il sito ufficiale della band, ed Erriquez rappresentava questo spirito. Con la Bandabardò aveva da poco festeggiato i 25 anni di carriera con un grande evento al Mandela Forum di Firenze, insieme a tanti artisti amici, e sin dalla sua nascita, nel 1993, il gruppo era sempre rimasto fedele a se stesso e ai suoi ideali, diventando un punto di riferimento della scena musicale degli anni ’90 e non solo, tanto che ancora oggi il coro ‘Se mi rilasso collasso‘ continua a essere cantato da diverse generazioni.
Molto riservato ma solare, Erriquez si è anche battuto da sempre nel sociale sposando le cause dei più deboli. “Salutiamo con gratitudine un guerriero generoso e un grande Poeta”, le parole commosse della sua famiglia.
L’ULTIMO MESSAGGIO – ”Ogni storia ha una sua vita e ogni vita ha mille storie. La mia vita è stata musica che accade, incontri di popoli, magie, racconti, mille soli splendenti e vento in faccia. Non ho rimorsi, non ho rimpianti, la mia vita è stata tutta un’avventura”. Inizia così quello che sembra l’ultimo messaggio di Erriquez pubblicato sulla pagina Facebook della band.
“Finalmente, dopo tanto inutile errare – si legge – ho trovato la donna perfetta e l’ho sposata, rendendola mia per sempre, la mia compagna di vita, di viaggio e di sogni, la mia migliore amica, la mia donna, mia moglie Silvia a cui devo tanto, a cui devo tutto. Sono padre felice di un figlio strepitoso, il migliore che si possa desiderare, con il sorriso più bello del mondo. Rocco. Ho goduto abbestia con i migliori compagni potessi avere, la mia Banda del cuore, la nostra creatura meravigliosa dai mille colori. In questo grande girotondo saluto e ringrazio tutti quelli che mi hanno amato e tutti quelli che ho amato, i nomi sono tanti, voi sapete chi. Un abbraccio che circonda! Aloha!!!”.
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