Sono entrati in azione alle 21.30 di mercoledì 10 novembre, intercettando la vittima designata nei pressi di un distributore di benzina in via Caio Duilio a Fuorigrotta, nell’area ovest di Napoli. E’ partita una raffica di proiettili, almeno cinque, alcuni dei quali hanno centrato Andrea Merolla, 30 anni, morto dopo il ricovero all’ospedale San Paolo, poco distante dal luogo di un agguato di chiara matrice camorristica. L’ennesimo consumato in città e in provincia negli ultimi mesi e che vede sempre più vittime di età compresa tra i 20 i 30 anni.

Merolla ha provato a rifugiarsi dietro il distributore ma è stato raggiunto da più proiettili esplosi dal killer, entrato – secondo una prima ricostruzione – in azione in sella a uno scooter guidato da un complice. Soccorso da alcuni presenti, il 30enne è stato caricato su un’auto e portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di via Terracina. All’esterno presenti una decina tra volanti e gazzelle delle forze dell’ordine oltre a parenti e amici della vittima, in attesa di ricevere aggiornamenti sulle condizioni di Merolla. Intorno alle 23.30 la notizia del decesso che ha gettato nello sconforto i familiari del 30enne. La salma è stata trasferita nella notte al Secondo Policlinico di Napoli dove verrà effettuata l’autopsia disposta dalla Procura.

Sul luogo dell’agguato sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione General e del Commissariato San Paolo. Tra i rilievi effettuati dalla Scientifica, oltre alle tracce ematiche (una vistosa chiazza di sangue) trovate alle spalle del distributore, è emersa anche una scarpa, di colore nero, che probabilmente Merolla ha perso mentre fuggiva dai killer o durante le operazioni di soccorso.

Le indagini, affidate alla squadra mobile guidata dal dirigente Alfredo Fabbrocini, collocherebbero l’omicidio nelle fibrillazioni registrate nel corso dell’ultimo anno nel quartiere flegreo. Lo scorso 15 marzo, intorno alle 19:30, Antonio Volpe, 77enne considerato dagli investigatori esponente storico della malavita locale (clan Baratto-Bianco), venne ucciso poche centinaia di metri dopo, nella vicina via Leopardi.

Qualche settimana dopo, il 4 aprile, un commando di scooter entrarono in azione in via Costantino, 150 metri prima del luogo dove è stato ucciso Merolla, esplodendo dei colpi d’arma da fuoco nei pressi dell’abitazione del ras Vitale Troncone. 

Merolla aveva frequentazioni con quest’ultima famiglia ma saranno le indagini a far luce sull’omicidio. Acquisite le immagini di videosorveglianza presenti nella zona e nei pressi del distributore per ricostruire il percorso dei killer ed altri dettagli utili alla loro identificazione.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.