L'iniziativa
Anche gli avvocati napoletani al fianco dei profughi
Il mondo dell’avvocatura si mobilita per i profughi ucraini. E anche gli avvocati napoletani rispondono all’appello. Dunque, anche presso l’ordine forense partenopeo sarà istituito una sorta di sportello, un Contact point, a disposizione dei cittadini ucraini, adulti e minori, che hanno bisogno di supporto legale e assistenza in quanto rifugiati. Il Consiglio dell’Ordine, presieduto dall’avvocato Antonio Tafuri, aderirà infatti all’iniziativa del Consiglio nazionale forense, presieduto dall’avvocato Maria Masi, di concerto con le avvocature europee aderenti al CCBE (Consiglio degli Ordini forensi europei).
L’obiettivo è intraprendere un’azione concreta a sostegno dei profughi mediante l’individuazione di Contact point presso gli Ordini, che possano offrire un servizio di supporto ai cittadini ucraini che intendono rifugiarsi in Italia, sulla base della competenza territoriale. «La tragica situazione dovuta all’invasione dell’Ucraina sta provocando un esodo di cittadini ucraini verso i Paesi dell’Unione europea che unanimemente hanno deciso di offrire loro rifugio – spiega la presidente del Cnf Masi nella lettera inviata a tutti gli ordini forensi italiani – Sappiamo che i problemi da affrontare spazieranno dal riconoscimento dello stato di rifugiato all’assegnazione di un alloggio, al sostegno alimentare, alla cura sanitaria, al ricongiungimento familiare e quant’altro, con particolare riferimento alle necessità dei minori, e richiederanno non solo competenza nella disciplina della migrazione ma anche disponibilità alle relazioni con i servizi assistenziali territoriali, pubblici e gestiti da associazioni di volontariato».
Ogni ordine forense, dunque, compilerà un elenco degli avvocati che forniranno assistenza e consulenza legale ai rifugiati ucraini nel distretto di competenza. Di fronte alla guerra scatenata da Putin in Ucraina si è generata una grande e compatta catena di solidarietà, che spazia dall’invio di aiuti a chi è rimasto in patria all’ospitalità offerta alle famiglie in fuga. Ora anche l’assistenza legale.
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