Per la famiglia Celentano la speranza di ritrovare Angela non si è mai affievolita, anche se i colpi sono stati tanti e duri. Da quando Angela è scomparsa il 10 agosto 1996 dal Monte Faito, Catello e Maria Celentano e Rosa e Noemi, le due sorelle della bambina non hanno mai smesso di cercarla. Ventisei dolorosi e lunghi anni di ricerche, tra falsi allarmi e speranze disattese. La famiglia da qualche mese segue una nuova pista: ci sarebbe una ragazza in un non meglio precisato luogo del Sud America i cui dati anagrafici corrispondono a quelli di Angela Celentano e ci sarebbe anche una grossa somiglianza fisionomica oltre alla coincidenza di una macchia sul dorso. Ma oltre le speranze la prova regina resta quella del Dna, l’unica in grado di confermare o smentire questa tesi. E non mancherebbe troppo tempo per saperlo: “Tra poche settimane la ragazza sud americana sarà in Europa e in quella occasione ci auguriamo che si riesca a raccogliere il materiale per la prova del dna”, ha detto l’avvocato Luigi Ferrandino intervistato da Mattino Cinque.

Il legale che da sempre è al fianco dei Celentano nelle ricerche della bambina che oggi avrebbe 29 anni. Già da mesi si cercano conferme e si segue la pista sud americana. In un’intervista al Riformista Maria e Catello Celentano spiegarono che si stava procedendo con i piedi di piombo e con tutta la cautela del caso vista la delicatezza della materia trattata. L’avvocato Ferrandino ha spiegato che “la nostra persona di riferimento ha raggiunto un accordo con la ragazza Sud Americana e nelle prossime settimane verrà in Europa, non posso svelare dove e noi ci auguriamo che si riesca a prelevare del materiale per la prova del dna”.

La persona che fa da contatto fa parte dello stesso ambiente professionale – ha spiegato l’avvocato – le ha prospettato la possibilità di lavorare insieme in un bel progetto e la ragazza ha detto che verrà in Europa nelle prossime settimane per lavorarci. In quella circostanza speriamo che questa persona riesca a prelevare un campione di saliva tale da poter fare il test del dna. Ovviamente gli abbiamo dato dei suggerimenti, io gli ho dato delle indicazioni su come prelevare il campione e farcelo pervenire senza che possa essere contaminato o che sia insufficiente per ricavare il dna”. Come fanno i Celentano ad essere certi che la ragazza verrà all’appuntamento con questa persona in Europa? “Il nostro contatto è un’autorità nell’ambito della loro attività professionale – ha precisato Ferrandino – una persona che ha credibilità e autorevolezza per avvicinare la ragazza. L’idea di lavorare insieme per lei è allettante. La ragazza è una che gira il mondo quindi per lei spostarsi in Europa non è un problema e quindi ha accettato di incontrare il nostro contatto”.

Le indagini su questa ragazza sono state fin ora molto complicate perché, ha spiegato l’avvocato “è una persona che ha una rete di protezione per la famiglia perché appartiene a un nucleo familiare piuttosto importante in Sud America. Anche la ragazza per la professione che svolge è un po’ più protetta rispetto ad altre persone che fanno una vita normale”. Ferrandino e i Celentano, scottati dalle delusioni precedenti, ci vanno cauti ma l’avvocato dice di avere buone sensazioni questa volta. “Ho visto più di una foto di questa ragazza perché siamo riusciti ad avere una serie di fotografie – ha continuato il legale – La mia sensazione è che ci sia una grande somiglianza, ma la mia sensazione ha poca importanza. Quello che ha importanza è la sensazione che ha avuto Maria, la mamma di Angela. Uno perché la mamma riesce a vedere laddove gli altri non riescono a vedere e perché essendo una donna è più attenta ai dettagli e ai particolari. Ritengo che la sua opinione sia di grandissima importanza. Quando ha visto la foto Maria ha sobbalzato e si è anche commossa e c’è una grande somiglianza con una delle due figlie, una delle sorelle di Angela”.

Nonostante tutto porti a far sperare molto, i Celentano ci vanno cauti: “Tutto questo non vuol dire nulla – ha concluso l’avvocato – lo ribadisco: noi non vogliamo illudere la famiglia, loro non si illudono, sono persone con i piedi per terra, che ne hanno già passate tante e quindi diciamo che il percorso siamo obbligati a farlo perché gli elementi sono tanti, ma siamo consapevoli che potrebbe essere un ulteriore buco nell’acqua”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.