Il clima oscurantista e di terrore in Russia fa una nuova vittima nel mondo dell’informazione, dove la ‘mordacchia’ del Cremlino impedisce di coprire la guerra scatenata ormai due mesi fa in Ucraina, quella che Vladimir Putin e i suoi fedelissimi chiamano ancora oggi “operazione militare speciale”.

Ultima a cadere nel ‘trappolone’ del regime è la giornalista Maria Ponomarenko, del portale di notizie RusNews, arrestata per aver riferito del “presunto attacco aereo russo” dello scorso mese di marzo contro il Drama Theater di Mariupol, dove erano nascosti e rifugiati centinaia di civili.

A riferire del suo arresto, avvenuto il 24 aprile scorso, è l’agenzia di stampa internazionale Sputnik. Una dichiarazione rilasciata dal servizio stampa congiunto dei tribunali di San Pietroburgo, citata dall’agenzia russa, aggiunge che “il tribunale del distretto di Oktyabrsky ha deciso l’imposizione della misura preventiva sotto forma di detenzione a Maria Ponomarenko“.

La giornalista russa è accusata in particolare di aver diffuso pubblicamente false informazioni sull’uso delle forze armate russe, che avrebbe ‘postato’ sul proprio canale Telegram. Ponomarenko resterà sotto la custodia delle autorità russe fino al prossimo 22 giugno, data in cui è prevista la prima udienza del processo. Attualmente è stata trasferita in un centro di detenzione preventiva a San Pietroburgo.

Le autorità di Mosca hanno sempre negato di aver attaccato il teatro di Mariupol, definendo le accuse ucraine “non in linea con la realtà”. Dall’altra parte Kiev ha denunciato che il bombardamento ha ucciso circa 300 persone rifugiatesi nel teatro, al cui esterno era stata segnalata con una scritta sul suolo la presenza di civili.

La giornalista di RusNews è stata accusata e arrestata in base all’articolo del codice penale modificato subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, che vieta la diffusione di notizie false sulla base di odio politico, religioso o ideologico: rischia fino a 10 anni di carcere.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia