Una tragedia nella tragedia. Un operatore di un’ambulanza è morto mentre soccorreva un paziente colpito da arresto cardiaco. L’uomo, il cui nome era Roberto Campigotto, aveva 57 anni e lascia due figli e una moglie.

A raccontare l’accaduto è stato l’Ares 118: il 57enne era un autista dell’ambulanza ed era intervenuto per soccorrere un signore in arresto cardiaco a Monterotondo. Ma durante le operazioni di soccorso e di rianimazione del paziente, l’operatore sanitario ha avuto un infarto. Da qui i soccorsi di altre due ambulanze con un medico rianimatore dell’elisoccorso. A nulla è valso il tentativo di trasportarlo all’ospedale di Monterotondo, con il 57enne che è morto durante il tragitto.

Con un comunicato, l’Ares si è voluto stringere attorno alla famiglia e agli amici dell’operatore: “Professionista stimato e ben voluto da tutti i colleghi, Roberto era un autista soccorritore che metteva tutta la sua dedizione e professionalità a servizio del prossimo, ricevendo più volte encomi da parte delle persone soccorse. Questa tragedia deve ricordare a ogni cittadino del Lazio quanta dedizione e quanto sacrificio gli operatori sanitari di Ares 118 mettono quotidianamente nel proprio lavoro, che è quello di salvare la vita degli altri. Un lavoro pieno di difficoltà che a volte non è compreso fino in fondo e che molto spesso viene dato per scontato, ma che è un patrimonio comune della collettività. Alla famiglia ed agli amici di Roberto vanno le nostre più sentite condoglianze”.

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