La storia
Bambino autistico escluso dalla recita di Natale: le maestre, “Non sa stare in fila”

La festa scolastica per il Natale ha un sapore diverso per il piccolo Carmine (nome di fantasia) a cui le maestre hanno impedito di partecipare alla recita insieme agli altri bambini. Il bimbo ha 5 anni ed è affetto da iperattività regressa con ritardo cognitivo e sospetto autismo. Ma la mamma non ci sta e annuncia di cambiare classe al bambino.
Succede in un istituto paritario di Afragola. Non può partecipare alla recita perchè non sa stare in fila con gli altri bambini, non parla e non partecipa alle attività a causa della sua patologia. In una lettera la mamma esprime tutto il suo amore per il figlio e il disappunto per l’accaduto. “…Non era un’audizione per Broadway o una prima al San Carlo — scrive la donna — era una rappresentazione tra bimbi della stessa classe di età compresa tra i 4 e i 5 anni. Dico ‘era’ e non ‘è’, perché il mio piccolo non parteciperà, non lo voglio il contentino, non lo accetto, a gennaio il mio bambino andrà anche in un’altra scuola”.
La mamma racconta che in già in passato aveva trovate le maestre un po’ distratte. “Dimenticavano di cambiare i pannolini ed erano svogliate nel farlo mangiare”, hanno detto. La preside l’aveva rassicurata che sarebbero state più attente ma tutto questo non è avvenuto. “Il bambino non era seguito più degli altri bambini ma la scuola si limitava a cambiargli i pannolini perché pagati extra sotto loro proposta di soluzione al nostro problema di non avere il sostegno”.
Racconta anche che una volta il bambino è tornato a casa senza calzini e con le scarpe inzuppate di pipì. “Non l’avevano cambiato – racconta la mamma – invece di avvisarmi immediatamente e di farsi portare scarpe e calzini, mi ha mandato un audio dicendomi che lo avrei trovavo senza calzini e con le scarpe inzuppate di pipì, per poi concludere i suoi messaggi come al solito: ‘perdonatemi però purtroppo non dipende da me’. Mi chiedo quindi io da chi dipende”.
Il caso di Carmine è finito in Parlamento con un’interrogazione presentata dalla deputata Gloria Vizzini (5 Stelle). “In questi giorni è avvenuto l’ennesimo caso che pone l’accento sulla difficoltà degli Istituti scolastici nel rapportarsi con famiglie di studenti disabili e nella capacità di strutturare l’attività scolastica basandola sull’integrazione di questi bambini. Per questo chiedo che il ministro Fioramonti faccia chiarezza sulla situazione verificatasi in un istituto privato del Comune di Afragola“. Intanto nell’istituto paritario di Afragola sono arrivati gli ispettori del ministero per verificare quando accaduto.
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