Un ragazzo di nazionalità straniera di 19 anni ha raccontato di essere stato picchiato da un gruppo di coetanei per poi essere getto in mare con le mani legate dietro alla schiena. L’episodio, riportato dal quotidiano Repubblica, è successo a Bari, nei pressi del porto di Santo Spirito. Il suo racconto-denuncia è possibile grazie al provvidenziale intervento di un pescatore che stava uscendo in mare con la propria imbarcazione.

19enne picchiato e gettato in mare: era in ipotermia

L’uomo ha notato il giovane in acqua e lo ha soccorso. Poi ha sollecitato l’intervento del 118 e delle forze dell’ordine perché il 19enne era in stato di ipotermia, con la temperatura corporea a circa 34 gradi, dopo circa due ore in acqua dove, nonostante le mani legate, è riuscito a rimanere a galla. Assistito dai sanitari, il giovane è stato poi traferito all’ospedale San Paolo di Bari (le sue condizioni non sarebbero gravi) dove ha raccontato alla polizia quanto accaduto poco prima.

Le versioni discordanti

Stando al suo racconto, è stato aggredito e abusato da un gruppo di coetanei, non è chiaro se di nazionalità italiana o straniera, prima di essere gettato in mare con le mani legate dietro la schiena. La sua versione resta al vaglio degli investigatori che stanno provando a raccogliere testimonianze di persone che tra la notte di giovedì e venerdì (17-18 ottobre) si trovavano nella zona, oltre a visionare le immagini della videosorveglianza. In ospedale il 19enne ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per verificare e cristallizzare le eventuali violenze subite.

Una seconda versione, rilanciata dall’agenzia Ansa, fa invece riferimento ad una aggressione avvenuta sugli scogli con il giovane picchiato, legato e poi lanciato in mare ma rimasto incastrato con una gamba sugli scogli.

 

 

 

 

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