Il ricordo
Bettino Craxi temeva per la sua vita: “Questi mi ammazzano”
Tuttavia, Craxi vestito di bianco veniva a Repubblica per i forum, accolto dal padrone di casa come li cavalieri antichi dell’Ariosto. I veri nemici implacabili di Craxi furono Ciriaco De Mita della Dc ed Enrico Berlinguer segretario del Pci che stava cambiando in corsa la ruota ideologica del suo partito, eliminando l’esausta spinta propulsiva della Rivoluzione d’Ottobre per sostituirla con un moralismo rigorista più vicino a Santa Maria Goretti che a Lenin.
Craxi invece giocava sull’Italia della nuova felicità, della Milano da bere, delle feste e dei famosi “nani e ballerine”, circondato però da cervelli di primissima grandezza come quelli di Gianni De Michelis, Giuliano Amato, Rino Formica (per dire i primi che vengono in mente) e il quasi figlio adottivo Claudio Martelli cui regalò una copia di Giamburrasca, l’apoteosi del monello. Martelli poi ruppe nel momento della disgrazia e fu messo praticamente al bando. Craxi era antisovietico e rese possibile dopo una battaglia ai limiti della guerra civile mentale, l’installazione degli euromissili in risposta a quelli sovietici SS20. Tuttavia fu celebrato, allora come oggi, per l’episodio di Sigonella, quando fece schierare i carabinieri col mitra davanti ai Seals americani nella base della Nato in cui era stato costretto ad atterrare l’aereo che secondo i piani di Craxi avrebbe dovuto portare in salvo i terroristi di Al Fatah che avevano sequestrato la nave da crociera Achille Lauro e assassinato a sangue freddo il cittadino americano Leon Klinghoffer.
È possibile che quel colpo di testa e di mano gli abbia valso l’inimicizia eterna della Cia che, lo sappiamo ormai da documenti pubblici e pubblicati, faceva il tifo per portare i comunisti italiani al governo dopo una irreversibile rottura con l’Urss che però mai avvenne, perché il Pci, come ricordava continuamente Scalfari dalla sua ammiraglia, rimase sempre in mezzo al guado.
Craxi morì dopo aver subìto un trattamento da criminale e per una operazione sbagliata che non poté fare in Italia per non finire in carcere. Oggi, Craxi è tornato, almeno il suo simulacro cinematografico e il suo nome non sono più tabù. Cancellato dal registro dei ricercati, è riapparso sull’albo della Storia d’Italia.
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