Cronaca
Blogger e influencer si mobilitano per l’Ucraina

Una strana folla si riunisce a Milano per ritirare, scegliere, impaccare, ordinare, caricare, le tonnellate di aiuti che, ogni settimana e puntualmente di venerdì, partono per l’Ucraina. Sono giovani, ma non vengono dal mondo del volontariato. Si conoscono l’un l’altro, ma non si sono mai visti nel mondo reale.
Si riuniscono intorno a un religioso ma, per la maggior parte, non sono credenti. E’ il popolo dei social, quello dei ragazzi cool di Milano impegnato in selfie ed eventi, che ha scoperto, tutto a un tratto, l’impegno sociale. Cosa è successo? Tutto parte a pochi giorni dall’invasione dell’Ucraina. L’Archivescovo Ioan Bica Avondius della Chiesa Ortodossa Ucraina di Milano chiama a raccolta i suoi fedeli e i suoi amici, con una missione: aiutare.
Ma come fare? Il primo ad interessarsene è una manager impegnato nel campo dell’energia, Saro Capozzoli, che coinvolge alcune associazioni milanesi ed alcuni comuni della provincia nella raccolta di medicine, alimenti e vestiti per l’inverno. Si comincia a lavorare. L’impegno delle associazioni e dei comuni è crescente; all’iniziativa aderisce anche la Chiesa Evangelica locale.
La svolta però arriva quando un influencer, Paolo Stella, nota l’iniziativa, decide di partecipare comprando delle medicine, e poi di spandere la voce sui social. L’effetto è incredibile: si presentano come volontari oltre 200 giovani e giovanissimi, che lavoreranno insieme alle associazioni h 24 per diversi giorni, cioè fino alla partenza del primo carico. E’ un lavoro fatto in tempo record, e le 150 tonnellate di aiuti saranno il primo aiuto consistente ad arrivare in Ucraina da parte italiana. La catena della solidarietà non si ferma. La ditta Capozzi mette a disposizione grautitamente 10 TIR, che viaggeranno ininterrottamente per 30 ore prima di scaricare il materiale nella città di Cernauti.
“Un atto di solidarietà che stringe tutte le comunità in una sola fratellanza” ha commentato Mons. Avondius “e che si ripeterà ogni due settimane fino alla fine dell’emergenza”. Sulla via del ritorno i volontari hanno trasportato mamme e bambini ucraini accolti poi da famiglie volontarie. Il prossimo viaggio di solidarietà comincerà il 17 marzo.
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