In merito alla vicenda che vede il regista Ambrogio Crespi in un presunto coinvolgimento con l’ndrangheta, è intervenuto Bobo Craxi. “Conosco Ambrogio da molto tempo, lui e la sua famiglia. So come vive ed ha vissuto a Milano ed a Roma. Ora, come sempre, è un appassionato professionista della macchina da presa e si è speso per importanti e significative iniziative culturali e politiche nel segno di una rinnovata sensibilità garantista. Ho offerto al Tribunale di Milano la mia testimonianza di aver conosciuto un ragazzo appassionato di arte e di politica e non un collaterale servitore di improbabili cosche“.

Secondo l’ex sottosegretario agli affari esteri del secondo governo Prodi “Kafka di fronte al Caso di Ambrogio sarebbe impallidito. Martedì rischia grosso, la conferma della sua condanna. Che sarebbe la conferma, se ce ne fosse bisogno, che la Giustizia Italiana è malata e come il Covid contagia mortalmente i cittadini nel nome dei quali si esprime e sentenzia. Comunque vadano le cose io so che Ambrogio Crespi è un uomo innocente. Un uomo giusto. Queste le ragioni del mio appello ad una Giustizia che sia capace di fotografare la realtà, come fa Crespi, e di non creare universi paralleli che non esistono“. Conclude Bobo Craxi.