Cambia la politica in Botswana dove dopo 58 anni è arrivata la sconfitta del partito che era ininterrottamente al potere dal 1966. Il paese dell’Africa australe è uno dei più stabili del continente e vanta un’economia basata sull’estrazione diamantifera e sul turismo sempre in crescita. Dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1966 la scena politica era stata dominata dal Botswana Democratic Party che aveva visto come primo presidente Seretse Khama, re del popolo Bamangwato, protagonista di una storia d’amore con una donna inglese che lo aveva costretto a rinunciare ai suoi diritti dinastici.

Khama restò in carica fino alla morte nel 1980 passando il testimone al suo vice-presidente che guidò il paese per 18 anni. Nel 2008 alla guida del Botswana arrivò il figlio di Seretse Khama che restò in carica per un decennio e che ancora una volta passò il testimone al suo vice-presidente. Proprio Mokgweetsi Masisi non è riuscito a vincere quest’ultima tornata elettorale passando il testimone a Duma Boko, il candidato del partito Ombrello per il Cambiamento Democratico che ha rivoluzionato la vita politica dello stato africano. Questo soggetto politico ha ottenuto la maggioranza parlamentare assoluta trionfando in tutti i principali centri abitati del paese.

Il Botswana Democratic Party è riuscito a conquistare alcuni seggi nel nord e nell’est dove è più forte l’impronta tribale, ma questo risultato resta storico per il Botswana. Nella sua storia aveva sempre cercato di evitare di farsi trascinare negli scontri che avevano visto coinvolti il Sud Africa o lo Zimbabwe, mantenendo un rapporto anche con l’ex madrepatria coloniale come membro attivo del Commonwealth britannico. Questo risultato elettorale dimostra come i processi di alternanza democratica siano sempre più comuni nel continente africano.

Il Senegal ha dimostrato che le influenze straniere non riescono più ad influenzare, o molto marginalmente, il voto dei cittadini e la Francia ha visto per questo motivo la sconfitta del suo candidato a Dakar. Il Botswana, storicamente stato equilibrato e tranquillo, ha dato un’ulteriore dimostrazione che il processo di crescita di consapevolezza della nuova società africana che si stanno avvicinando alla politica appoggiando elementi in grado di cambiare amministrazioni al potere da decenni che si sono dimostrate inadeguate ad assistere il percorso di crescita di tanti stati. Oggi la società africana dimostra grande vivacità ed attenzione allo sviluppo del proprio paese e questo pare il miglior viatico alla crescita del continente del presente e soprattutto del futuro.

Avatar photo

Matteo Giusti, giornalista professionista, africanista e scrittore, collabora con Limes, Domino, Panorama, Il Manifesto, Il Corriere del Ticino e la Rai. Ha maturato una grande conoscenza del continente africano che ha visitato ed analizzato molte volte, anche grazie a contatti con la popolazione locale. Ha pubblicato nel 2021 il libro L’Omicidio Attanasio, morte di una ambasciatore e nel 2022 La Loro Africa, le nuove potenze contro la vecchia Europa entrambi editi da Castelvecchi