Le battaglie per la responsabilità del magistrato
Bruti Liberati e il senso divino della magistratura intoccabile
Dopo lunghi anni di battaglie politiche per la responsabilità del magistrato, dopo sentenze della Corte Costituzionale che confermano la responsabilità di tutti i pubblici funzionari, dopo che centinaia di migliaia di cittadini hanno firmato sul referendum sulla giustizia ,nell’assordante silenzio dei media, ieri il dottor Bruti Liberati ha scritto sulla Stampa che il magistrato risponde solo davanti alla pubblica opinione, perché il processo non può arrivare alla verità dei fatti. E che esercita “a divinis” questo suo potere ,come dal Vangelo secondo Matteo.
Anche la tesi di Galli della Loggia ,che sosteneva che la magistratura di un tempo (quella Giolittiana che resisteva al fascismo) avesse una cultura diversa di quella politicizzata di oggi, è sbagliata. Perché il dottor Bruti Liberati, che appartiene a una dinastia di magistrati, e quindi dovrebbe rappresentare quella magistratura D’Antan, oggi scrive per difendere l’ultima casta di intoccabili. Al povero Angelo Burzi e soprattutto ai suoi familiari resta la consolazione delle Beatitudini: beati i perseguitati dalla giustizia.
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