L'inchiesta
Cacciatori morti in Trentino, decisiva la perizia sul bossolo: un terzo uomo nel bosco con Lucietti e Gionta

Sarà l’esame balistico sul bossolo trovato vicino al corpo di Massimiliano Lucietti, il cacciatore 24enne di Peio trovato morto lunedì mattina nei boschi di Celledizzo, nella val di Sole in Trentino, a far luce sul giallo della morte del giovane.
Inizialmente la morte del vigile del fuoco volontario era stata trattata come un caso di suicidio, salvo poi scoprire che il colpo mortale era stato esploso alla nuca: altro che suicidio dunque, quello di Massimiliano è ora per la Procura un caso di omicidio.
Il bossolo è stato consegnato agli investigatori del Raggruppamento investigazioni scientifiche, il Ris, per le analisi del caso. Così la Procura si aspetta di risalire al tipo di arma che ha sparato a Lucietti e successivamente saranno quindi esaminati i due fucili sequestrati dagli investigatori.
Legato alla morte del 24enne è anche il suicidio di Maurizio Gionta, il 59enne ex forestale in pensione che proprio quel lunedì mattina per primo ha dato l’allarme dopo aver trovato nei boschi il corpo senza vita di Lucietti. Gionta soltanto 24 ore dopo si è tolto la vita lasciando un biglietto sul cruscotto dell’auto: “Non attribuitemi responsabilità che non sono mie”.
Tornando alla mattina del ritrovamento di Lucietti, quel lunedì Gionta non era uscito da solo ma con un altro cacciatore: i due dopo essersi inoltrati nel bosco si erano poi divisi, scrive oggi il Corriere della Sera ricostruendo quei momenti. I carabinieri hanno poi sentito il ‘terzo’ cacciatore come persona informata dei fatti, non è infatti indagato: l’uomo verso le 8:30 del mattino, circa 45 minuti dopo l’allarme scattato alle 7:44 per il ritrovamento del corpo di Lucietti, era ad un bar e dunque rientrato dalla battuta di caccia.
L’obiettivo della Procura era stabilire se vi fossero altre persone nella zona, dato che quel lunedì mattina nel piazzale vicino al bosco, dove i cacciatori parcheggiano le auto, c’erano più mezzi.
La Procura, il fascicolo è in mano al pm Davide Ognibene, ha aperto una inchiesta per omicidio colposo contro ignoti, ma non esclude alcuna ipotesi.
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