Niente acqua sull’isola di Capri dopo l’esplosione di giovedì scors della condotta principale e il sindaco Paolo Falco vieta l’accesso ai non residenti, ovvero migliaia di turisti che d’estate e soprattutto nel fine settimana assaltano l’isola napoletana. E’ un sabato 22 giugno di polemiche, disagi e ingenti danni economici ad alberghi e ristoranti, con traghetti e aliscafi costretti a respingere all’imbarco migliaia di turisti che da stamattina stanno provando a raggiungere l’isola. Caos che ha spinto il primo cittadino ad una nuova ordinanza che consentirà l’accesso a Capri a chi ha già prenotazioni o è diretto alla seconda casa.

Capri senz’acqua, il pasticcio che va avanti da 48 ore

Il divieto sarà attivo fino al cessare dell’emergenza idrica, che ormai è arrivata al terzo giorno. Dal canto suo, la Gori – azienda che gestisce il servizio idrico in zona – “in riferimento al guasto improvviso alla condotta adduttrice che serve la Penisola Sorrentina e l’Isola di Capri, verificatosi giovedì 20 giugno presso la Strada Statale 145, nel comune di Castellammare di Stabia” informa che “i lavori di riparazione e le attività connesse al ripristino del servizio sono stati completati nei tempi previsti” ma “alla riapertura del flusso idrico, si sono presentate problematiche tecniche che determinano ancora carenze idriche in diverse località dei comuni della Penisola Sorrentina e nell’intera isola di Capri. Sono in corso tutti gli approfondimenti e le verifiche per risolvere le criticità e ripristinare il servizio”.

Divieto di accessi ai turisti: sull’isola solo chi ha prenotato

Nella seconda ordinanza del sindaco di Capri è consentito dunque lo sbarco ai clienti di strutture ricettive “che abbiano disponibilità di risorse idriche sufficienti a garantirne l’ospitalità e che presentino alla biglietteria dell’imbarco l’attestazione di prenotazione”. L’ordinanza consente l’accesso all’isola anche agli appartenenti alle forze dell’ordine, agli operatori sanitari e dei trasporti, al personale o agli incaricati di aziende operanti sull’isola e ai dipendenti di amministrazioni pubbliche.

Ristoratori e albergatori protestano

Dal canto loro però i titolari di bar e ristoranti e gli albergatori sono sul piede di guerra perché, anche se ci sono riserve d’acqua, non c’è una certezza sui tempi di risoluzione del problema. Disagi che hanno già costretto i turisti in vacanza sull’isola ad anticipare il rientro. Così come disagi sono stati riscontrati in numerosi ristoranti dove, racconta una addetta ai lavori all’Ansa, dopo aver spiegato ai clienti che non potevano utilizzare i servizi igienici, “ci siamo trovati con tanti prodotti freschi  che non possiamo più utilizzare e che dovremo buttare via. Alcuni clienti non credevano a quello che dicevamo pensando che fosse solo un pretesto”.

Intanto le amministrazioni comunali di Capri e Anacapri hanno istituito un’unità di crisi congiunta, alla quale partecipa anche l’associazione degli albergatori, per gestire l’emergenza idrica determinata dal guasto della condotta che rifornisce l’isola.

La Gori, che gestisce la fornitura idrica in 75 comuni della Campania, ha messo a disposizione un’autobotte per la fornitura di acqua potabile a Capri che sarà a disposizione dalle ore 15 a piazzale Europa. I cittadini, residenti nel Comune di Capri, che abbiano necessità, potranno recarsi, muniti di propri contenitori, per il ritiro di un quantitativo massimo di 25 litri per nucleo familiare.

Redazione

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