No, un momento, facciamo a capirci: ma se non fosse “a prescindere”, che garantismo sarebbe? Il dottore Armando Spataro, in una sua lettera qui pubblicata ieri, questo si augurava: «Che il nuovo Riformista non si attesti, sulla giustizia, su posizioni di garantismo a prescindere». Ora, su quali posizioni intenda attestarsi questo giornale io non so, ma è certo che sulla giustizia, sul modo in cui essa è amministrata, sui diritti di chi la subisce, proprio e soltanto “a prescindere” bisognerebbe farsi un’opinione. A prescindere dall’illecito di cui si tratti: per opporsi all’idea che per l’accertamento e la sanzione di alcuni comportamenti sia dopotutto giustificata qualche compressione dei diritti dell’indagato. A prescindere da chi sia il responsabile: per opporsi all’idea che l’imputazione e la condanna revochino il suo superiore diritto di essere considerato una persona. Non una brava persona, non una persona “perbene”, categorie moraleggianti: ma una persona soggetta alle leggi di un Paese civile, che giudica e condanna senza mai dimenticare che nemmeno la colpa più spaventosa trasforma un individuo in una cosa da maltrattare. E infine su queste faccende bisognerebbe farsi un’opinione a prescindere dalle pur comprensibili pretese di giustizia delle vittime. Anche questo scrive il dottore Spataro nella sua lettera: certi “eccessi” di garantismo, lamenta, si rivolgono pressoché sempre in favore degli imputati e mai o quasi “nell’interesse delle vittime dei reati”. Ma che cosa significa? Che l’esigenza di tutela dei diritti di chi è sottoposto alle cure di giustizia recede davanti ai desideri punitivi delle vittime?
A guarnizione esemplare della propria impostazione il dottore Spataro cita il caso di Cesare Battisti. Scrive: aspetto ancora le scuse da quelli che difesero il suo diritto a un giusto processo, visto che infine ha confessato. Come dire che se uno alla fine confessa è inutile preoccuparsi del fatto che abbia avuto un processo secondo diritto. Come dire – è il temibile passo successivo – che un processo ingiusto è un po’ meno ingiusto se riguarda un colpevole. Essere garantisti “a prescindere” significa esattamente combattere quest’idea tragicamente diffusa.

Iuri Maria Prado

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