Trentasette positivi su quaranta degenti. È il bilancio pesantissimo con cui deve fare i conti una casa di riposo di Cingoli, piccolo comune in provincia di Macerata, nelle Marche. Qui il contagio da Coronavirus sembra non risparmiare nessuno degli anziani ospiti della struttura. Ma non solo. Sono risultati positivi al tampone anche un medico, un’infermiera e due operatrici. Una di queste, poi, ha trasmesso il virus al marito.

Tutto è iniziato quando una delle ospiti della casa di cura viene trasportata all’ospedale di Torrette, ad Ancona, per un malore. La donna, 80 anni, fa ritorno nella struttura ma poco dopo si aggrava. Ora, che è ricoverata nel reparto di terapia intensiva di Camerino,  è risultata positiva al test. In quei giorni alla casa di cura, però, il virus è riuscito a diffondersi contagiando, in pochissimo, tutti gli anziani. In un paio di giorni si è passati da 5 a 29, fino a 37 contagiati.

Il personale della casa di cura continua a dare assistenza agli ospiti, molti dei quali costretti a letto da malattie croniche, ma senza gli adeguati strumenti di protezione.

L’amministrazione comunale ha chiesto l’intervento dell’autorità sanitaria che, tuttavia, non dispone di sufficienti posti letto per ospedalizzare gli anziani contagiati. Gli stessi medici di base presenti sul territorio, otto in totale, rischiano il contagio: due sono già risultati positivi. Ciononostante uno dei dottori, qualche giorno fa, è stato nella casa di riposo per visitare gli anziani contagiati. Le loro condizioni di salute, al momento, sarebbero sembrate stabili ma il rischio che si aggravino in poche ore e che il contagio si estenda anche al di fuori della struttura continua a crescere.

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