Esteri
Trovato morto a Istanbul James Le Mesurier, leader dei Caschi bianchi

L’ex agente militare britannico James Le Mesurier è stato trovato morto questa mattina a Istanbul, nella sua abitazione. La notizia è stata comunicata dal giornale turco Sözcü attraverso fonti di sicurezza del Paese.
Le Misurer è considerato come uno dei fondatori dell’organizzazione umanitaria ‘Caschi bianchi’. La notizia della sua morte è stata confermata da un diplomatico, suo vicino di casa. Ancora non sono chiare le dinamiche e le cause dell’accaduto. Secondo alcune informazioni trapelate dalle indagini in corso la prima ipotesi presa in considerazione è quella dell’omicidio, come confermato dalla procura della metropoli sul Bosforo. In secondo piano, invece, troviamo l’ipotesi del suicidio ancora non del tutto scartata.
#BREAKING: White Helmets officials confirm to me that Le Mesurier was found dead next to his home in Istanbul, and that police are investigating pic.twitter.com/I45mcZgR26
— Amichai Stein (@AmichaiStein1) November 11, 2019
CASCHI BIANCHI – James Le Mesurier era un ex spia dei servizi britannici M16 ed è stato tra i fondatori dell’organizzazione umanitaria ‘Caschi bianchi’. Questi ultimi sono considerati tra le organizzazioni per gli aiuti umanitari più attive nel salvataggio e l’estrazione delle vittime dai bombardamenti in Siria. La notorietà dell’ex militare inglese è arrivata sino alla Regina Elisabetta, la quale gli ha conferito il titolo di cavalierato.
L’organizzazione siriana fondata nel 2013, è stata anche protagonista di un documentario su Netflix denominata appunto ‘Caschi Bianchi’ per la regia di Orlando von Einsiedel. Il filmato di 40 minuti è stato montato con video reali girati nel corso delle operazioni di soccorsi ad Aleppo grazie all’aiuto di un attivista siriano dell’organizzazione Khaleed Khateeb. Infatti, i caschi bianchi operano per la maggior parte nella parte orientale di Aleppo, zona sotto controllo dei ribelli. La maggior parte dei volontari non sono retribuiti, sono dunque necessari anche corsi di primo soccorso e dei sovvenzionamenti per permettere di continuare l’attività di pronto intervento. Finanziati da differenti governi democratici tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Paesi Bassi, Giappone, Francia, Danimarca e Germania, ricevono anche molte donazioni private per permettere di proseguire il loro operato.
LE CONTROVERSIE – I Caschi bianchi hanno trovato supporto nella Turchia, dove infatti hanno sede da molti anni. Mentre sono stati messi sotto accusa da Russia, Iran e Damasco che li considerano fonte di disinformazione. Infatti nell’ultimo anno Mosca aveva dimostrato di avere le prove contro di loro che dimostrerebbero come i caschi bianchi siano direttamente collegati al gruppo terroristico Jabhat al-Nusra, in quanto erano gli unici a poter entrare in zone non controllate.
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