È una “soddisfazione enorme per un votazione all’unanimità” quella di Antonella Tognazzi, la vedova di David Rossi che commenta così il via libera all’unanimità dell’Aula della Camera alla proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. Dieci anni dopo il ritrovamento del cadavere, dieci anni dopo l’inizio del caso. Il testo è stato approvato con 233 voti a favore e nessun contrario. Durante l’ultima puntata del Le Iene la moglie e la figlia di Rossi avevano lanciato un appello bipartisan alla premier Giorgia Meloni e alla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein: “Abbiamo diritto a un’indagine serie, chiediamo di non far spegnere i riflettori su una storia che è, sì, nostra, ma anche di tutto il Paese”.

David Rossi era capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. Venne trovato morto, dieci anni fa, sotto la finestra del suo ufficio a Siena, che si trovava al terzo piano del suo ufficio di Rocca Salimbeni. Due inchieste sono arrivate alla conclusione del suicidio. Ci sono state poi consulenze tecniche e ricostruzioni quasi di ogni tipo. La commissione sarà composta da venti deputati. Procederà con gli stessi poteri e limitazioni dell’autorità giudiziaria, ha facoltà di acquisire copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organismi inquirenti, copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, anche quelli coperti da segreto. L’unanimità è arrivata con 233 voti a favore e neanche un contrario.

Una Commissione d’inchiesta sulle cause del decesso era stata attivata anche nella scorsa legislatura, la XVIII – quella al via potrà acquisirne anche i materiali e la documentazione raccolti, compresi i resoconti delle audizioni, comprensivi delle parti secretate, e la relazione finale. Il voto anticipato aveva suscitato, a livello bipartisan, la richiesta di un nuovo ciclo di indagini parlamentari. L’Assemblea ha respinto un emendamento del Partito Democratico che fissava il termine di 18 mesi per i lavori della Commissione. La conclusione, con una relazione approvata faticosamente, concludeva che quasi tutti gli elementi conducevano all’ipotesi del suicidio ma non senza alcuni dubbi. La maxi perizia che con mezzi tecnologici di ultima generazione simulò la caduta dell’uomo sostanzialmente confermava le precedenti conlusioni.

Durante la precedente commissione il colonnello Pasquale Agliaco, al tempo dei fatti comandante provinciale dei carabinieri di Siena, lanciò dure accuse contro i magistrati inquirenti. Le sue dichiarazioni portarono all’apertura di una terza inchiesta per appurare l’inquinamento della scena di un ipotetico crimine: finita con una richiesta di archiviazione. Aglieco è stato indagato per falsa testimonianza. Al momento non è possibile interrogarlo: come scrive Il Corriere della Sera si è trasferito ad Hammamet in Tunisia.

La vedova di Rossi, Antonella Tognazzi, ha dichiarato: “Mi aspetto la stessa serietà e dedizione che ha dimostrato la precedente Commissione. Mi auguro siano tutti motivati a riprendere i lavori da dove erano stati interrotti e a continuare gli approfondimenti”. Soddisfazione ed emozione anche da parte della figlia Carolina Orlandi, che già in occasione del decennale della morte di Rossi lo scorso 6 marzo aveva auspicato l’istituzione di una nuova commissione parlamentare d’inchiesta: “Speriamo che questa possa essere la volta buona e che la verità possa venire fuori, per avere giustizia per David e per tutta la famiglia”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.