Il primo a parlare nel forum domenicale di Cernobbio è stato Carlo Calenda. Un tridente, formato con Conte e Schlein in grado di trovare punti di incontro su manovra, sanità e lavoro, ma distante almeno per il momento sulla guerra. Nel giorno delle opposizioni, davanti a imprenditori e manager freschi d’ascolto della destra nella giornata di ieri, il leader di azione è stato l’autore dell’attacco più duro contro il governo. “C’è un gigantesco problema di classe dirigente politica. Non riesce ad amministrare il Paese. E trovo abbastanza ridicolo quello che si fa in Italia da sempre, lo faceva la stessa Meloni: quando sei all’opposizione dici che va tutto male e quando sei al governo dici che va tutto bene. Credo che il problema sia più grande”. Il riferimento di Calenda è al bipolarismo “Ha costruito un sistema per il quale trovare le soluzioni non è più un elemento politico”. Un intervento fortemente applaudito da Schlein, non prima della conferma da parte del leader di Azione di un senso di dovere nel “collaborare con le altre opposizioni quando possibile per cercare di proporre soluzioni”. Tra queste anche quella che sarà presentata nella prossima legge di bilancio, l’investimento di parte delle aliquote Irpef di 4 miliardi sul settore della sanità.

Conte contro l’export

È stato poi  il turno di Conte, che interviene da remoto. Il leader del Movimento Cinque Stelle sottolinea l’importanza di un nuovo Next Generation Eu, rivendicando il merito di questo cambiamento epocale, ma sostenendo che il piano debba essere consolidato. “Solo con strumenti di questo tipo l’Unione europea potrà competere nello spazio globale con giganti come gli Stati Uniti e la Cina: occorre incrementare il bilancio dell’Unione europea”. Al centro del suo discorso, le questioni economiche, e rilancia la proposta di incrementare il bilancio comune europeo per competere con le grandi potenze globali (Stati Uniti, Cina e Brics). In vista della legge finanziaria poi, è arrivata l’aspra critica alla linea dell’attuale governo: “La politica economica che questo esecutivo sembra perseguire si concentra sull’avanzo primario. Questo significa nuove tasse. Il governo punta molto sull’export, ma il pericolo è di penalizzare la domanda interna. Dobbiamo investire sui pagamenti digitali per contrastare l’evasione, aumentare e sostenere gli stipendi, perché i redditi reali delle famiglie sono in calo e non siamo più competitivi”

Schlein, prove di campo largo

L’ultima a intervenire è stata Elly Schlein: “Il governo non ha visione. Sta facendo una manovra senz’anima”. Ci sono elementi di preoccupazione, c’è una crescita, ma il punto è non accontentarci di quell’1% e chiederci che cosa la sta trainando. Credo e spero che ci sara’ occasione di fare un lavoro comune anche sulla manovra. Che purtroppo ci aspettiamo, come quella dell’anno scorso, senza respiro e senza anima. Abbiamo i dati dell’occupazione femminile più bassi d’Europa al Sud: approviamo subito un congedo paritario retribuito al 100% di 5 mesi per entrambi i genitori. La questione dell’occupazione femminile potrebbe rilanciare fortemente il Paese. Fa strano dirlo in un Paese che ha per la prima volta una presidente del Consiglio donna. Le imprese hanno bisogno di programmare nel breve, nel medio e nel lungo periodo ed e’ necessario cercare di fare uno sforzo. Se vogliamo lavorare insieme, nella prossima manovra, noi ci siamo, con un approccio pragmatico, come ci siamo sempre stati e come abbiamo sempre detto che avremmo aiutato nell’attuazione del Pnrr”. Un commento anche al voto sul commissari UE: “Se voteremo Fitto? Noi stiamo ancora aspettando di capire quale sarà il portafoglio e abbiamo già chiesto al governo di chiarire chi seguirà e come intenderanno seguire i dossier che in questo momento segue Fitto”.

La distanza sulla guerra

Le parti restano invece distanti sul fronte della guerra. Calenda ricordando che gli ucraini stanno combattendo non solo per difendere il loro Paese, ma per tenere Putin lontano dall’Europa, ha riconosciuto che ciò potrebbe creare difficoltà economiche per alcuni, ma che la minaccia di Putin non è solo contro l’Ucraina, ma contro le democrazie occidentali. Il leader di Azione critica l’Italia, che insieme all’Ungheria è l’unico Paese in Europa a sostenere l’uso delle armi, ma con restrizioni, come il divieto di colpire aeroporti da cui partono attacchi contro l’Ucraina.  D’altro canto, Conte avverte che il conflitto sta danneggiando l’economia, riducendo la competitività delle imprese ritenendo  improbabile una vittoria militare a breve termine per l’Ucraina, motivo per cui propone che le due parti debbano raggiungere un accordo per la pace e che si debba promuovere una soluzione negoziata per fermare la guerra. Schlein, pur non avendo affrontato direttamente il tema dell’uso delle armi in territorio russo, ha ribadito il suo sostegno incondizionato all’Ucraina menzionando anche il conflitto in corso a Gaza, sostenendo che così come Israele ha diritto a vivere in sicurezza ma che la Palestina deve avere lo stesso diritto.

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