A 23 anni è la capitana della Roma Calcio femminile. Ed è anche la figlia di Lorella Cuccarini, la show girl degli anni ’80 “più amata dagli italiani”. Chiara Capitta fa parlare di se sul web dando letteralmente un calcio a clichè e ai pregiudizi. E sui suoi social ha parlato di amore e orientamento sessuale senza giri di parole: “Potrei innamorarmi di un uomo, come di una donna”, ha detto rispondendo ai follower su Instagram.

Capitta oltre ad essere capitana della Roma Calcio femminile è anche una Social Media Manager e Content Creator. Sui suoi social posta le sue foto sul campo e condivide la sua passione per la fotografia. Ha lunghi capelli rossi e gli stessi occhi di sua madre Lorella di cui cura le pagine social. Lo aveva raccontato in una puntata di Verissimo: “È da un anno ormai che aiuto mia mamma con la gestione dei social e devo dire che mi diverte tantissimo. Ogni volta è una scusa per fare un po’ le pazze e per cantare in macchina a squarciagola”. Chiara Capitta è una dei quattro figli di Lorella Cuccarini avuti con il marito Silvio Testi Capitta.

Il suo profilo Instagram conta 32mila e 600 follower. Il Corriere della Sera racconta che ai suoi follower che chiedevano incuriositi del suo orientamento sessuale, il difensore centrale del club giallorosso, ha risposto senza giri di parole: “Non ho mai amato le etichette. Una persona mi interessa per com’è, indipendentemente dal genere. In linea generale, potrei innamorarmi di un ragazzo così come di una ragazza”. Un pensiero comune a tanti della generazione Z a cui appartiene e forse, da esperta dei social media che conosce il potere dei social, ha voluto dire la sua, con genuina semplicità, nel dibattito.

In passato anche sua madre si era inserita nel dibattito sull’orientamento di genere, facendo scaturire qualche polemica. “Mai stata femminista e sempre stata contro le quote rosa — aveva dichiarato —. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti”. In più occasioni poi si era espressa su temi lgbt sbilanciandosi a favore delle unioni civili ma non sui figli da utero in affitto. Il Corriere ricorda che in passato è stata accusata di essere omofoba. Ma lei aveva risposo puntualizzando: “Non sono sempre allineata al ‘politicamente corretto’. Se mi si chiede un’opinione sulle adozioni o sulla pratica dell’utero in affitto posso pormi delle domande e non essere a favore. Questa non è e non sarà mai una dichiarazione contro la comunità Lgbt e i diritti delle persone che vi appartengono. Se avessi un figlio gay, lo amerei profondamente come qualsiasi altro figlio”.

Avatar photo

Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.