Gisella Cardia si era da poco trasferita a Trevignano Romano, nel Lazio, dalla Sicilia. Con il marito Gianni a Medjugorje aveva comprato la statua di una Madonna. Quella stessa statua che avrebbe preso a lacrimare sangue: soltanto l’inizio di una vicenda ancora oggi tutta da chiarire, di fede e di credenti, di pentiti e di mistero. Anche perché Gisella Cardia non si trova più, sarebbe sparita – tramite il suo avvocato ha fatto sapere a Il Corriere della Sera di non essere scappata. Il suo ultimo messaggio da veggente: “I figli delle tenebre vi stanno attanagliando, ricordate che la sofferenza offerta sarà grazia”.

Maria Giuseppa Scarpulla ha 53 anni, siciliana, ex imprenditrice. Aveva a Patti, in provincia di Messina, una piccola azienda che produceva ceramica. Dieci anni fa la condanna, nel 2013, a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. La pena era stata sospesa perché non aveva precedenti. Si era trasferita con il marito a Trevignano. La coppia avrebbe fatto questo viaggio a Medjugorje dove sarebbe cambiato tutto, tutta la loro vita. Gisella Cardia si professava veggente, una copia di quella statua sanguinante era stata piazzata su una collina sopra il lago di Bracciano.

Ogni 3 del mese, da cinque anni, su una collina di Trevignano Romano, folle di fedeli arrivavano per assistere al presunto miracolo. La donna aveva preso a sostenere di vedere la Madonna, di raccogliere i suoi messaggi, di vivere sul proprio corpo durante la Quaresima, alcuni segni della passione di Cristo. Era stata fondata una onlus, “La Madonna di Trevignano Romano” verso la quale i fedeli facevano donazioni spontanee. Alcuni hanno sostenuto di aver visto il sole pulsare in modo anomalo durante le presunte apparizioni, altri parlavano anche di miracoli. Lei stessa ha parlato di casi di moltiplicazioni di cibo (pizza, gnocchi e coniglio). Il caso è esploso dopo che a inizio marzo la Diocesi di Civita Castellana aveva annunciato un’indagine per “approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti” e “comprendere se gli eventi hanno carattere soprannaturale”.

Un investigatore privato aveva infatti presentato ai carabinieri alcune analisi alla luce delle quali sosteneva che le lacrime della Madonna di Trevignano non erano altro che sangue di maiale. Lo stesso ha presentato alla procura di Civitavecchia un esposto contro Cardia, la Procura valuta se aprire l’indagine. La comunità ha vissuto un’improvvisa ed enorme attenzione mediatica. “Parleremo a tempo debito, siamo stati registrati e tutte le televisioni hanno cercato di intervistarci, sono sempre qua, anche sotto Pasqua siamo stati tartassati, ha parlato il vescovo con un comunicato ed è scritto tutto lì, c’è un’indagine”, ha detto don Piero Rongoni a Il Corriere della Sera Roma.

Giorno dopo giorno sono aumentati sempre più i fedeli che i media descrivono “pentiti”. Ai raduni non mancavano No Vax e sostenitori di “cure alternative” per il covid. Un uomo ha raccontato a La Repubblica di Roma di aver donato 123mila euro alla onlus. Di spontanea volontà, ha ammesso, nessuno glieli aveva chiesti: credeva nelle apparizioni e nei messaggi della Madonna. “Ho dato in tutto 123mila euro tutto con bonifici per fare degli acquisti: le panche, la recinzione, una macchina e tante altre cose. Di questi, 30 mila euro li ho dati al marito per sostenere le spese della logistica. Quando ho scoperto che qualcosa non andava mi sono allontanato”, aveva raccontato Lugi Avella, 70 anni, ex funzionario del ministero dell’Economia al quotidiano romano.

Avella ha detto di essersi allontanato dalla coppia quando è stato nominato direttore dei lavori per la recinzione del terreno delle apparizioni in via di Campo delle Rose, dopo che si sarebbe accorto che l’autorizzazione non era a suo dire in regola. “Sono pentito di aver riposto fiducia in una donna che ha approfittato della mia amicizia. Mi sento tradito come persona, prima ancora che come uomo di fede quale sono. Ho scoperto che l’8 maggio Gisella avrà un’udienza per reiterazione fallimentare per una fabbrica che aveva a Patti, in Sicilia. Chissà come andrà a finire questa storia della Madonnina”, ha raccontato anche a La Stampa.

Gli incontri per le presunte apparizioni intanto “sono momentaneamente sospesi con data da destinarsi” come si legge sul sito dedicato. Cardia pare sia sparita. Si era ipotizzato in un primo momento che si trovasse in preghiera e raccoglimento presso il vicino convento di San Vincenzo, a Bassano. Si ipotizza anche che sia andata all’estero. Sul sito restano le indicazioni per fare donazioni. Il messaggio che aveva comunicato a marzo: “Siate sempre pronti, perché questa battaglia sarà forte e tutto sboccherà in una grave guerra, ma ancora voi continuate a vivere come sempre e con indifferenza. Aprite i vostri cuori figli, i vostri cuori di pietra e fate entrare la luce di Dio”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.