Chico Forti, il 65enne trentino rilasciato nei giorni scorsi da un carcere della Florida dopo una lunga detenzione, arriverà oggi in Italia. Nelle prossime ore l’uomo, accusato di omicidio negli Stati Uniti, rientrerà in Italia. È quanto si apprende da fonti informate. L’aereo con a bordo Chico Forti atterrerà nell’aeroporto militare di Pratica di Mare, e l’uomo sarà portato nel carcere di Verona per espletare le successive procedure.

Chico Forti in Italia, il commento dell’avvocato

“Apprendiamo con soddisfazione del rientro in Italia di Chico Forti, è una buona notizia”. A sottolinearlo è l’avvocato Carlo Delle Vedove, uno dei legali che ha seguito l’iter per il ritorno dagli Usa del 65enne trentino. All’Ansa, l’avvocato ha dichiarato: “Il trasferimento in Italia di Forti è il completamento di tutte le procedure giudiziarie, intraprese davanti alle autorità degli Usa”,. “Con Forti ci siamo sentiti l’ultima volta lunedì, era un po’ ansioso, ci sentivamo tutti i lunedì. Ringraziamo tutte le autorità italiane e americane che hanno seguito il suo caso”, ha concluso Delle Vedove.

La storia di Chico Forti

Enrico Forti, nato a Trento l’8 febbraio del 1959, diviene celebre per il windsurf: è stato il primo italiano a gareggiare nella coppa del mondo pro Pwa nel 1985. Nel 1987 un infortunio lo ha costretto ad interrompere la carriera sportiva, e abbracciare contemporaneamente quella delle produzioni di video e film di sport estremi. Nel frattempo comincia a collaborare per riviste (diventa capoeditore di Windsurf Italia), Festival e programmi sportivi.

La svolta arriva nel 1990 quando partecipa al quiz televisivo Telemike, in cui vince una consistente somma di denaro, tanto che due anni più tardi si trasferisce negli Stati Uniti. Lì divorzia dalla moglie italiana e sposa una modella: Heather Crane. I due hanno tre figli: Savannah Sky, nata nel 1994, Jenna Bleu, nel 1996 e Francesco Luce nel 1998, ma è sulla spiaggia di Sewer Beach, a Miami, che la sua vita cambia per sempre.

Nel 1998 viene trovato morto Dale Pike, figlio di Anthony Pike, per il cui omicidio, Forti, viene accusato. L’italiano stava infatti acquistando il Pikes Hotel a Ibiza dalla famiglia Pike, evento considerato dalle forze dell’ordine un forte movente. Dei fatti, Enrico darà versioni diverse con il passare del tempo, ma negli anni si è sempre detto innocente e quindi vittima di un errore giudiziario. Nel 2000 viene condannato all’ergastolo, che fino a oggi ha scontato nel Dade Correctional Institution di Florida City, vicino Miami. Sul suo caso, per la sua scarcerazione o quantomeno per il suo ritorno in Italia è stata portata avanti una battaglia processuale e mediatica fortissima, che ha visto la sua fine solo quest’anno. “Per me ora comincia la rinascita”, ha detto poco prima del suo trasferimento.

Redazione

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