Erano due nuotatori le vittime dell’incidente aereo che si è verificato a Nettuno nella mattina di domenica 31 maggio. Gioele Rossetti, 23 anni, tesserato con l’Aurelia nuoto e pilota esperto, e Fabio Lombini.

Quest’ultimo, 22 anni, forlivese di Castrocaro, era una promessa dello sport. Nel 2017 si era qualificato alla finale dei 200 stile libero dei Campionati europei in vasca corta di Copenaghen. Si trovava a Roma per un collegiale di allenamento ed era un atleta della società In Sport Rane Rosse e il gruppo Sportivo Forlì Nuoto. La società Rane Rosse ha ricordato Lombini in un post sulla sua pagina Facebook: “Ci stringiamo in abbraccio alla famiglia di Fabio Lombini, scomparso prematuramente oggi”.

“Sconvolta e attonita” la Federazione Italiana Nuoto, che sulla sua pagina online ha riportato la notizia ed espresso il cordoglio per la morte dei due nuotatori. In breve la Federazione ha riportato anche i risultati sportivi di Lombini: “Argento ai campionati assoluti invernali del 2017 nei 200 stile libero in 1’44″60 dietro a Filippo Megli e avanti a Filippo Magnini, già nazionale alle Universiadi di Taipei e ai campionati europei in vasca corta di Copenhagen nel 2017 (ottavo nei 200 stile libero in 1’45″05), stava svolgendo un allenamento collegiale al centro federale di Ostia seguito dal responsabile tecnico Stefano Morini ed accompagnato dal suo allenatore Alessandro Resch”.

Sul tragico episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Anzio. Stando ai primi accertamenti il velivolo sarebbe precipitato circa 30 secondi dopo il decollo e avrebbe preso fuoco toccando terra. L’ipotesi più accreditata come causa dell’incidente è quella del guasto tecnico. L’aereo ultraleggero, secondo quanto ricostruito, era di proprietà del padre di Rossetti. Sotto sequestro l’area dell’incidente. L’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta.