Ci sono leghisti e leghisti. C’è chi, come Umberto Bossi, non va a Montecitorio perché malato da tempo e chi, come l’imprenditore ed editore Antonio Angelucci, da inizio legislatura, ovvero dal 13 ottobre 2022, ha varcato la soglia della Camera dei deputati solo lo 0,15%, partecipando ad appena 13 votazioni delle 8.777 andate in scena.

I fantasmi di Montecitorio: Angelucci e Fascina

E’ quanto emerge dalla classifica dei parlamentari (la cui attività si svolge tendenzialmente tra martedì e giovedì, tre giorni alla settimana) dopo la pausa estiva dei nostri rappresentanti politici alla Camera e al Senato. Parlamentari che tra indennità, diaria, rimborso spese e trasporti guadagnano circa 13mila euro al mese oltre alla pensione dopo 5 anni di legislatura. Se Angelucci, numeri alla mano, è completamente un fantasma a Montecitorio (di fronte però c’è la redazione del suo giornale, “Il Tempo”), non è da meno l’ultima compagna di Silvio Berlusconi, la deputata Marta Fascina, assente alla Camera nel 93,87% delle votazioni. Va bene il periodo di lutto per la scomparsa del leader di Forza Italia, ma si tratta di dati impietosi in questi primi 22 mesi di legislatura.

Se a Montecitorio i primi tre principali assenteisti sono tutti di destra, per quanto riguarda il record di presenze si resta in Forza Italia con il deputato Alessandro Battilocchio, che può vantare appena lo 0,05% di assenze, seguito dal vicepresidente di Alleanza Verdi Sinistra Marco Grimaldi (0,16%) e da Italo Tremaglia (Fratelli d’Italia) con lo 0,24%. Seguono i dem Federico Fornaro e Andrea Casu che non sono stati registrati nell’emiciclo della Camera, rispettivamente: solo nello 0,50% e nello 0,64% delle convocazioni.

Senato, chi sono i più presenti

Nella classifica di presenze al Senato è la stessa Lega a rifarsi delle assenze alla Camera con due record assoluti: Giorgio Maria Bergesio e Mara Bizzotto  (oltre ad Antonio Iannone di FdI) vantano il 100 di presenze a Palazzo Madama. Prime posizioni tutte riservate al centrodestra: Gianni Berrino (FdI), Costanzo Della Porta (FdI), Sergio Rastrelli (FdI), Paola Ambrogio e Maria Cristina Cantù (Lega) seguono con il 99,9% delle presenze. Poi ancora: Marco Lisei (FdI) e Vita Maria Nocco (FdI) con il 99,3%. Tra i senatori più assenti Guido Castelli (FdI), con il 14,38%, Claudio Borghi (Lega) con il 36,86% e Francesca La Marca (PD) con il 37,3% delle volte in cui hanno preso parte ai lavori d’Aula.

Giorgetti e Fitto i ministri meno assenti, Renzi e Calenda i leader con metà presenze

Infine con i ministri, spesso impegnati in impegni di governo, più presenti in Parlamento: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (assente nell’1,34% delle votazioni) e Raffaele Fitto, a capo del dicastero per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNR, con il 2,86%. I leader di partito a varcare di meno il portone di Palazzo Madama sono Carlo Calenda, presente solo nel 50,5% delle volte e Matteo Renzi (55,53%).

Redazione

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