Cronaca
Ciao Francesco, Carmela e Rosario: anche l’Inps piange i suoi ‘caduti’

A metà tra complotto e “black humour”, dallo scoppiare dell’emergenza Coronavirus e del numero dei decessi, che vedono colpire in larga parte la popolazione più anziana, non sono mancate ‘battute’ su un presunto ‘piano dell’Inps’ artefice dell’epidemia per pagare così meno pensioni. Un tema finito anche in tv, a ‘Che tempo che fa’, dove Luciana Littizzetto nel parlare dell’emergenza e dei decessi aveva fatto un appello alla resistenza: “Non date all’Inps la soddisfazione di pagare una pensione in meno”.
Ma lo stesso istituto di previdenza sta pagando a caro prezzo il suo essere in prima linea nell’Italia colpita dal Covid-19. Con gli sportelli aperti fino all’ultimo in tutto lo ‘Stivale’, con tanti operatori a stretto contatto con gli utenti, ora nonostante le facili ironie è proprio l’Inps a pagare il prezzo del Coronavirus.
Questa mattina si è registrato infatti il terzo decesso tra le fila dei dipendenti Inps: si tratta di un 47enne di Latina, Francesco, da 12 giorni ricoverato all’ospedale Goretti perché positivo al coronavirus e con una grave insufficienza respiratoria. Francesco lascia moglie e tre bambini piccoli. “Lascia anche un vuoto nelle nostre coscienze, che si interrogheranno sempre se è davvero stato fatto tutto quanto era necessario fare per evitare questa tragedia”, hanno commentato i colleghi.
Ma tra i ‘caduti’ per il Coronavirus figurano anche Rosario e Carmela. Il primo, dirigente Inps e primario del Centro medico legale di Bergamo, ricordato da amici e colleghi come “un professionista serio e responsabile, che ricordiamo per il profondo senso del dovere”, è venuto a mancare nella Lombardia che stai affrontando la crisi maggiore per il Coronavirus. La terza vittima, Carmela, “era una di noi, sempre presente, svolgeva con dedizione il suo lavoro, con grande serietà”, si legge in una nota diffusa tra i colleghi. In un messaggio quindi si ricorda come “i giorni e le settimane che ci attendono non saranno facili, nei ns. cuori porteremo il ricordo di Carmela, siamo vicini ai suoi familiari e a colleghi che loro stessi stanno affrontando questa “battaglia”. In questi giorni stiamo lavorando da casa, con i nostri pc, le nostre personali risorse cercando anche la notte il collegamento in rete per poter liquidare le prestazioni che ci sono state affidate, consapevoli del ruolo che in questo momento l’Istituto svolge al servizio del paese, senza pensare al livello ricoperto, al ruolo, ma pensando solo ad erogare un sussidio, una pensione. Quando torneremo alla normalità, ci si dovrà ricordare di tutto questo”.
© Riproduzione riservata