Tiene banco la polemica sulla ciclabile del lungotevere. Questa mattina sulla lingua d’asfalto in attesa della tinta giusta (https://www.ilriformista.it/roma-e-polemica-sulla-ciclabile-lungotevere-ma-ecco-la-verita-sul-nuovo-asfalto-215695/) è comparsa una scritta di scherno verso l’amministrazione comunale. “E non lasciano l’erba”: è la scritta di colore giallo apparsa questa mattina sull’asfalto della pista ciclabile del Lungotevere di Roma, che richiama una strofa della canzone di Adriano Celentano «Il ragazzo della via Gluck», in segno di protesta contro il Comune di Roma per l’uso dell’asfalto nell’intervento di riqualificazione della ciclabile Tevere. «Adesso pure le citazioni a Celentano.
LA DIFESA

Gli oppositori di Virginia Raggi sono arrivati alla frutta: convinti che il più grande male di Roma sia la ciclabile Tevere (una ciclabile che esiste dai tempi di Veltroni.) hanno preso una bomboletta e scritto una strofa del ‘Ragazzo della via Gluck’ sul tracciato che stiamo rinnovando». Lo scrive su Facebook il presidente della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco (M5s). «L’hanno fatto nottetempo, si presume violando il coprifuoco, per una ragione del genere – aggiunge Diaco -. E l’erba di cui scrivono nemmeno c’era, perchè la ciclabile è lì da anni. Ringraziamo il reparto tutela fluviale della Polizia locale, guidato dal comandante Napoli, che ha già avviato le indagini sugli autori di questa pagliacciata. Li troveranno presto. Quello che non verrà mai rintracciato, ne siamo certi, è il senso del ridicolo di questa gente».
LAVORI IN CORSO

«Se nella vita si decide di passare il tempo con le mani dietro la schiena a guardare i cantieri mentre gli altri lavorano, sarebbe quantomeno opportuno avere questo tipo di competenza. In questo caso la competenza richiesta era semplicemente quella di attendere le varie fasi dei lavori». Così in un post su Facebook l’assessore capitolino al Personale Antonio De Santis che posta la foto della ciclabile sul Tevere. «Non erano nemmeno necessarie le competenze tipiche del Manager che salva le aziende in crisi. Chi non agisce in malafede e vuol bene alla città però, aveva già compreso benissimo di come si trattasse della prima fase di un lavoro che vede allo studio ben due Sovrintendenze: quella statale e quella comunale. Allora oggi mostriamo ai competentissimi e capacissimi Manager  de noantri, lo stato di avanzamento lavori del cantiere. Buona visione».

Sofia Unica

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