Cinquestellopoli si abbatte come un terremoto, nei giorni delicati del divorzio formale tra Casaleggio Associati e Cinque Stelle. In primo luogo tra i diretti interessati: il Movimento, già scosso dalle crescenti tensioni interne, mostra le crepe. Ieri non si è parlato d’altro, nei gruppi M5S a Montecitorio e a Palazzo Madama. Un formicolare impazzito di messaggi, contatti, voci che la cabina di regia della comunicazione grillina ha faticato a tenere a bada, pur avendo raccomandato a tutti di non parlarne.

“Tenere basso il volume” era stata l’indicazione generale. E invece dalla mattinata il tramestìo ha valicato gli argini. Il cronista parlamentare dell’AdnKronos verbalizza: «L’articolo de Il Riformista rimbalza immediatamente nelle chat dei parlamentari grillini. Con effetti immediati». Ribollono i veleni. E le vendette. Dietro le quinte parte la corsa per aderire a un emendamento alla legge di bilancio firmato dalla deputata 5Stelle Vita Martinciglio per tassare le sigarette elettroniche. Una foglia di fico, dopo tante foglie di tabacco. La deputata siciliana Martinciglio, avvocato, ammette: «Fino a ieri mi sentivo Davide contro Golia, ma da oggi non è più così…». Fioccano infatti firme al suo emendamento, mentre le chat interne si infiammano – con messaggi al vetriolo – sul caso Philip Morris. «Non è un tema di cui io mi occupo da oggi, ci lavoro da un po’ e c’è anche una risoluzione a mia prima firma depositata in commissione Finanze circa un anno fa. In passato non c’era grande interesse tra i miei colleghi a dire il vero, ma oggi mi fa piacere averne suscitato tanto».

La parlamentare grillina prevede una tassazione graduale delle sigarette elettroniche partendo dal 5% aggiuntivo già dal prossimo anno. Sembra che ieri, dopo aver letto Il Riformista, quell’emendamento abbia conosciuto un insperato successo. La legge di bilancio è in chiusura e gli emendamenti corrono veloci. Il gruppo trasversale dei deputati di Movimenta, tra i quali Alessandro Fusacchia di Più Europa, Paolo Lattanzio del M5S, Erasmo Palazzotto di Sinistra Italiana, Lia Quartapelle del Pd e Rossella Muroni sta lavorando a un testo diverso. La loro posizione è quella lanciata da CittadinanzAttiva insieme a una vasta alleanza di associazioni e organizzazioni di assistenza domiciliare e tabacco riscaldato. «Proposta che avevamo accolto presentando un emendamento al decreto Rilancio», dettagliano i firmatari. Il testo prevedeva di rafforzare l’assistenza socio-sanitaria domiciliare verso i più fragili attraverso una riduzione dello sconto fiscale al tabacco riscaldato. Ma sinora non aveva avuto successo.

«Lo presenteremo di nuovo alla Legge di Bilancio. Sperando su un consenso trasversale tra colleghi deputati e che questa volta venga approvato», dichiarano i cinque parlamentari. Muroni, esponente di Liberi e Uguali, va oltre: «Un emendamento che intendo presentare anche nella Legge di Bilancio, che spero molti colleghi vogliano sostenere con la loro sottoscrizione e che mi auguro sia approvato. Per promuovere contemporaneamente la medicina territoriale, la prevenzione e un fisco più equo». Sullo scandalo Cinquestellopoli ha tuonato anche Fratelli d’Italia, con la sua voce più alta. Giorgia Meloni apre il fuoco dal primo mattino: «L’ho sempre detto che il M5S era tutto fumo. Ora sembrerebbe che questo fumo fosse ben pagato dalle lobby del tabacco. Complimenti a Sansonetti per lo scoop (sfuggito alle solite trasmissioni d’inchiesta prezzolate). Aspetto i commenti dei parlamentari grillini su questo schifo». Le fa eco il deputato FdI Marco Silvestroni: «Quando dicevamo che il M5S era tutto fumo certo non pensavamo che questo fumo fosse anche ben finanziato dalle lobby del tabacco. Bella storia vero? Questo schifo l’ho denunciato da anni con interpellanze e emendamenti. È una scelta incomprensibile, soprattutto in questo drammatico momento, prima di tutto sul piano erariale ma che va avanti dal 2015».

La deputata Udc Paola Binetti non le manda a dire: «Sembra proprio una sorta di Cinquestellopoli, tanto più pesante in un Movimento che si è sempre voluto fregiare di una vera e propria superiorità morale rispetto agli altri partiti. Come è noto il Tabacco riscaldato nuoce gravemente alla salute, né più né meno del comune Tabacco, per cui non si giustifica in nessuno modo lo sconto del 75% che la Philips Morris riceve dall’attuale governo. Oggi emerge, come aggravante forte e chiara, che l’azienda versava un consistente contributo al M5S; il che potrebbe forse spiegare perché tutti gli emendamenti presentati in questo lungo anno ad ogni Dpcm, utilizzando la leva della giustizia fiscale in materia di Tabacco riscaldato, con l’obiettivo di investire in terapie domiciliari, in ricerca scientifica, in assistenza ai malati post covid… siano sempre stati bocciati».

Quella sollevata dalle rivelazioni del Riformista rappresenta per Forza Italia, che parla per bocca di Deborah Bergamini, vice presidente in Commissione Trasporti a Montecitorio, «un’accusa gravissima che oltre a gettare ombre pesanti sul M5S, confermerebbe i nostri dubbi sul metodo e la trasparenza dell’esercizio democratico dei grillini, di fatto controllati da una società privata in parte sovvenzionata da soldi pubblici. Ci troveremmo davanti a un gigantesco conflitto d’interessi e vorrebbe dire che anche la retorica dell’onestà del M5S ha ceduto all’antico sistema del malaffare. Insomma, duri e puri ma solo finché conviene. Ci chiediamo inoltre, cosa avranno da dire a riguardo Crimi e Di Maio che, per molto meno, hanno crocifisso gli avversari politici, in nome di un presunto codice morale che a quanto pare deve valere per gli altri ma non per loro stessi. È veramente un peccato, perché ai pentastellati hanno creduto in tanti. Ma sono stati presi in giro».

https://video.ilriformista.it/sansonetti-casaleggio-conferma-di-aver-preso-i-2-milioni-dalla-philip-morris-FoIDWuO2SQ

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Ph.D. in Dottrine politiche, ha iniziato a scrivere per il Riformista nel 2003. Scrive di attualità e politica con interviste e inchieste.