Liam James Payne, cantante e chitarrista britannico noto per essere stato membro degli One Direction, è morto all’età di 31 anni dopo essere precipitato dal terzo piano di un hotel situato nel quartiere di Palermo, a Buenos Aires.

Come è morto Liam Payne

Pablo Policicchio, portavoce del Ministero della Sicurezza della città di Buenos Aires, ha comunicato all’Associated Press che Payne “si è gettato dal balcone della sua stanza”. Ha spiegato che la polizia è intervenuta dopo una chiamata di emergenza, segnalando la presenza di un “uomo aggressivo sotto l’effetto di alcol o droghe”. Testimonianze raccontano che Payne avrebbe scagliato nei minuti precedenti un computer portatile nella hall dell’albergo e poi preso a calci alcune sedie, per poi essere bloccato e riportato nella sua stanza di albergo. Nella richiesta di intervento al 911, pubblicata sul portale del quotidiano il Clarin, si parla di “un ospite imbottito di droga che sta distruggendo la camera”. Contestualmente sono state diffuse due foto della camera, una raffigurante un televisore rotto, l’altra un tavolino con materiale presumibilmente utilizzato per consumare droghe con: i resti di una candela, un accendino, la scatola di una saponetta, polvere bianca – che potrebbe essere cocaina –  la parte superiore di una lattina bruciata e nel bagno  resti di candele e fogli di alluminio.

Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno sentito un rumore sordo e hanno trovato il corpo di Payne nel cortile dell’hotel. I soccorsi, intervenuti rapidamente, hanno constatato la morte sul luogo dell’incidente.

Era in Argentina per il concerto di Niall Horan

Payne era in Argentina per assistere al concerto di Niall Horan, suo ex compagno negli One Direction, gruppo nato dal programma X Factor che, insieme a Louis Tomlinson, Zayn Malik, e Harry Styles, ha conquistato il mondo della musica pop, diventando un vero fenomeno globale. Il cantante lascia un figlio di 7 anni, Bear Grey Payne, avuto dalla relazione con la musicista Cheryl, precedentemente conosciuta come Cheryl Cole ai tempi delle Girls Aloud.

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Redazione

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