Una nuova Superlega con 64 squadre e streaming gratis per tutti i tifosi. Dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha bloccato il monopolio di Fifa e Uefa perché è “illegale vietare altri tornei”, A22 Sports Management ha annunciato il nuovo progetto della Superlega, ovvero un torneo che coinvolge ben 64 squadre, divise in tre leghe, con meccanismo di promozione e retrocessione tra le divisioni. Nel primo anno della competizione, i club saranno selezionati in base a un indice con criteri trasparenti e basati sulle prestazioni. Torneo che andrà inevitabilmente in contrapposizione con quelli organizzati dalla Uefa: Champions League, Europa League e Conference League.

Superlega, streaming gratuito per i tifosi: guai in vista per Sky e Dazn

Le partite, anche per cercare di coinvolgere il maggior numero di tifosi e appassionati possibile, saranno completamente gratuite: basterà registrarsi a una piattaforma streaming non ancora specificata ma probabilmente gestita dalla stessa A22 Sports Management. Tornando all’organizzazione del torneo a 64 squadre, i primi due livelli, la Star League e la Gold League, sono composti da 16 club ciascuno, mentre il terzo, la Blue League, è costituito da 32 club. La promozione in quest’ultima lega si baserà sui risultati ottenuti nel campionato nazionale.

I club giocheranno le partite in casa e fuori casa in gruppi di otto, con un minimo di 14 partite all’anno. A fine stagione, la fase ad eliminazione diretta determinerà i campioni di ogni lega e i club da promuovere. Non ci sarà un incremento dei giorni di calendario delle partite rispetto a quelli previsti dalle competizioni attuali e le partite infrasettimanali non interferiranno con i calendari dei campionati nazionali.

Superlega, il ceo di A22 Sports: “Meriti sportivi, no squadre fisse”

Dopo la sentenza “adesso i club possono affrontare e gestire in prima persone le nuova sfide di questo mondo. Questa sentenza permetterà la creazione di una competizione più interessante a livello europeo, all’interno della famiglia del calcio europeo. E’ un messaggio importante per i tifosi: il calcio è libero” ha dichiarato Bernd Reichart, ceo di A22 Sports. La partecipazione sarà basata sui meriti sportivi, non ci saranno membri fissi in questa competizione, che non interferirà nelle leghe dei singoli paesi”.

Tornano ai tifosi e allo streaming gratuito, che inevitabilmente infliggerà un duro colpo anche alle piattaforme tv (da Sky a Dazn), Reichart aggiunge: “Il calcio è l’unico sport che ha miliardi di tifosi in tutto il mondo, l’Europa è il cuore del calcio, la base dei club più importanti. La nostra sfida è creare la miglior competizione del mondo, sia a livello maschile che femminile. Il nostro format porterà a partite fantastiche fra grandissimi club per tutta la stagione, ogni partita conterà, ci saranno squadre che non si sono mai affrontate che ora potranno giocare contro regolarmente e creare una rivalità negli anni. Ci sarà la possibilità di essere promossi e di retrocedere, sarà una competizione davvero interessante e proveremo a ottenere questo obiettivo”.

Superlega, dal lancio dei 12 club al ricorso alla Corte Europea

La vicenda relativa alla Superlega era iniziata il 19 aprile 2021, quando 12 grandi club europei (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Manchester United, Manchester City, Chelsea, Arsenal, Tottenham, Liverpool, Juventus, Inter e Milan) avevano annunciato il loro accordo di principio per lanciare un progetto chiuso, appunto la Superlega, in concorrenza con la Champions League organizzata dalla Uefa. Idea stroncata nella culla perché nel giro di 48 ore, di fronte alla protesta scoppiata quasi subito, in particolare dei tifosi inglesi, e alle minacce di pesanti sanzioni da parte di Uefa e Fifa, era arrivata la retromarcia quasi immediata di nove club.

L’ultima ad arrendersi è stata la Juventus, che ha rinunciato definitivamente lo scorso luglio. Sono così rimaste solo due ‘ammutinate’: Real Madrid e Barçellona, unite nella Società di Superlega Europea (ESLC). Supportata dall’agenzia di marketing A22, questa entità ha portato il caso davanti al tribunale Mercantile della capitale spagnola, che a sua volta ha deferito la questione alla Corte di Lussemburgo che ha risposto “sì” al quesito se, sottoponendo qualsiasi torneo in Europa alla sua autorizzazione, e prevedendo sanzioni contro club e giocatori che sfidano la sua autorità, la Uefa sta “abusando la sua posizione dominante”.

Redazione

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