Uno scambio di battute su Instagram e l’invito a bere qualcosa insieme. Inizia così l’incubo per una ragazza di 20 anni  che ha denunciato di essere stata narcotizzata e stuprata da due persone a Roma nel quartiere Casilino.

L’invito a salire con una scusa: chiusa in una stanza buia e violentata a turno

Il fatto è accaduto il 17 aprile scorso ma è venuto alla luce il giorno dopo, quando il fidanzato della giovane, preoccupato del fatto che non rispondesse al telefono, l’ha localizzata con una app davanti ad un bar di via di Torrenova in zona Torre Angela al Casilino. Qui la 20enne ha raccontato quanto accaduto e i due si sono rivolti alle forze dell’ordine.

Portata in ospedale: prognosi di 40 giorni

Quando il fidanzato l’ha raggiunta nella posizione indicata dallo smartphone ha trovato la ragazza in una condizione di semi incoscienza. Lei gli ha raccontato di esser stata sequestrata e violentata da due cittadini nordafricani. Subito dopo è svenuta ed è rinvenuta solo qualche ora dopo al pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata dove ha ricevuto una prognosi di 40 giorni.

Gli abusi in una stanza buia

La ragazza, prima di svenire ha raccontato al fidanzato di essere stata violentata da due persone che aveva conosciuto su Instagram il giorno prima e che l’avevano invitata a bere. Dopo la bevuta al bar, secondo il racconto della 20enne, i due le hanno offerto un passaggio alla fermata della metropolitana ma, con una scusa, l’avrebbero invece fatta salire nell’appartamento dove, in una stanza buia, l’avrebbero bloccato a turno ripetutamente violentata. Sono in corso le indagini della polizia, coordinate dal pool antiviolenza della procura di Roma.

Redazione

Autore