Sul piatto c’erano circa 300 mila euro per aiutare il Movimento 5 Stelle nelle campagne elettorali, per i suggerimenti nella comunicazione e per elaborare proposte e progetti comunicativi, ma ad oggi il contratto dell’ideatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, dovrebbe presto arrivare a scadenza senza essere rinnovato.

Conte nel libro di Vespa: “A queste condizioni nessun rinnovo del contratto”

Parola del Presidente Giuseppe Conte che nel nuovo libro di Bruno Vespa ‘Hitler e Mussolini – L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)’ in uscita il prossimo 30 ottobre annuncia la sua decisione di non rinnovare il compenso di al fondatore del Movimento. “Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che mi ha scritto – ammette Conte nel libro di Vespa -. Io non ho mai accettato che fosse pagato per questa funzione, che ha un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione”.

Un rapporto consumato soprattutto negli ultimi mesi, quando nel contesto di un nuovo processo costituente del partito, con le sue indicazioni – a detta di Conte – Grillo avrebbe “portato avanti atti di sabotaggio compromettendo l’obiettivo di liberare energie nuove”. Fonti interne precisano all’ANSA che il contratto di Grillo è ancora in vigore e che “andrà alla sua naturale scadenza nei prossimi mesi” ma che per il Presidente Conte “non è più possibile rinnovarlo in queste condizioni”.

Casaleggio: “Del Movimento è rimasto solo il nome. Oggi non c’è più partecipazione”

Dura reazione di Davide Casaleggio a ‘Un giorno da pecora’: “Le parole di Conte di oggi in cui ha annunciato l’intenzione di “licenziare” Beppe Grillo sono dichiarazioni un po’ strane oltretutto perché fatte alla presentazione del libro di Vespa. Conte lo dice a Vespa invece che a Grillo e agli iscritti?. Rispetto a quello che conoscevo io del M5S è rimasto solo il nome. Il simbolo del M5S è di proprietà dell’Associazione fondata da me e da Luigi Di Maio. Il M5S oggi è sicuramente da ristrutturare, era basato sulla partecipazione e oggi non c’è più, è qualcosa di diverso e credo che debba avere anche un nome diverso”.

Redazione

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