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Cosa rischia la Juventus per l’indagine sulle plusvalenze: dalla multa alla penalizzazione
I tifosi della Juventus devono ‘tremare’ per l’inchiesta che vedi indagati i suoi massimi dirigenti, dal presidente Andrea Agnelli fino al vicepresidente Pavel Nedved e all’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici?
È la domanda che circola con insistenza da venerdì sera, quando la Procura di Torino ha comunicato le perquisizioni realizzate dalla Guardia di finanza presso le sedi di Torino e Milano del club bianconero.
Inchiesta che, come ormai noto, riguarda i bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alla prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci.
L’indagine denominata ‘Prisma’, affidata ad un pool di magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio, vede indagati con l’accusa di falso in bilancio i vertici della ‘Vecchia Signora’.
L’ipotesi di reato riguarda false comunicazioni delle società quotate ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva. Al vaglio ci sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni.
COSA RISCHIA IL CLUB – L’intreccio tra inchieste penali e la giustizia sportiva, dell’attività della Procura di Torino è stata data comunicazione alla Consob (la Juventus è quotata in Borsa) e alla Procura Federale istituita presso la Figc, è da sempre complicato.
La difficoltà per i magistrati, sportivi e non, è infatti quella di individuare dei criteri oggettivi per la valutazione di un calciatore, visto che l’indagine riguarda proprio le plusvalenze generate con la compravendita dei ‘cartellini’.
Nell’inchiesta sono finiti infatti alcuni dei più importanti affari del club bianconero nell’ultimo triennio. Da quello che ha portato alla cessione di di Pjanic (60 milioni) al Barcellona, preceduto dall’acquisto da parte del club di Andrea Agnelli del brasiliano Arthur, all’affare Cancelo-Danilo con il Manchester City. Nel mirino anche trasferimenti interni: è il caso dei 18 milioni spesi per il genoano Rovella, mentre nel capoluogo ligure finivano Portanova (a 10 milioni) e Petrelli (a 8).
Cosa rischia dunque la Juventus? La Gazzetta dello Sport spiega oggi che il club per i codici sportivi potrebbe fare i conti con una semplice multa fino a una lieve penalizzazione in classifica.
L’ipotesi peggiore, al momento però non vi sono elementi in tal senso, è che dalla Procura Federale della Figc si riesca a dimostrare una “alterazione” ai fini dell’iscrizione al campionato, circostanza che porterebbe a sanzioni più severe per il club.
Quanto ai tempi, anche in questo caso non è chiaro ancora come si procederà. A volte infatti la giustizia sportiva aspetta gli esiti dell’indagine di quella ordinaria, altre invece si muove parallelamente.
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