Un secondo esponente del Parlamento russo prende ufficialmente posizione contro la propaganda del Cremlino e del ministero della Difesa sull’andamento del conflitto in Ucraina. Si tratta di Andrey Kartapolov, presidente della Commissione Difesa della Duma, la camera bassa dell’Assemblea federale della Federazione Russa, ma soprattutto ex viceministro della Difesa dal 2018 al 2021, che ha esortato i vertici militari del Paese a dire la verità ai cittadini, già chiamati alle armi nei giorni scorsi con la “mobilitazione parziale” voluta dal Cremlino, sugli sviluppi sul terreno dell’invasione in Ucraina.

Dobbiamo smetterla di mentire sulla situazione al fronte, il nemico è sulla nostra terra. Tutti i villaggi di confine della regione di Belgorod (territorio russo al confine con l’Ucraina, ndr) sono praticamente distrutti. Lo apprendiamo da chiunque, dai governatori e dai corrispondenti militari. Ma i rapporti del ministero della Difesa non cambiano. La gente lo sa. La nostra gente non è stupida e vede che non vogliono dirle nemmeno una parte della verità: ciò può portare a una perdita di credibilità”, ha detto Kartapolov.

Come noto dai report delle intelligence occidentali, le truppe ucraine da settimane ormai stanno continuando una lenta ma costante avanzata nei territori occupati fino a poco tempo fa dall’esercito russo, in particolare lungo il nord-orientale e meridionale del Paese, in quelle Regioni passate sotto il controllo del Cremlino con i referendum farsa di annessione alla Federazione Russa.

Quella di Kartapolov non è l’unica uscita di questo tipo da parte di deputati russi. Nei giorni scorsi parole simili erano state pronunciate dal ‘collega’ Andrey Gurulyov, ex vice comandante del distretto militare meridionale della Russia, che parlando ad una tv russa aveva definito una “mistificazione della realtà” quella in corso in Russia sull’andamento del conflitto in Ucraina, in particolare sulla propaganda del Cremlino sulla città di Lyman, riconquistata dalle truppe di Kiev. Proprio mentre denunciava questo sistema di bugie, Gurulyov era stato disconnesso dalla trasmissione televisiva.

Non solo. Nella giornata di martedì, durante il briefing giornaliero del ministero della Difesa di Mosca sulla “operazione militare speciale”, è stata inavvertitamente mostrata una mappa che mostrava le reali perdite territoriali subite dalle truppe russe nella regione ucraina di Kherson, ‘tecnicamente’ annessa dalla Federazione con il referendum.

L’uscita di Kartapolov arriva proprio nel giorno in cui il presidente russo Vladimir Putin ha firmato le quattro leggi che ratificano la l’annessione alla Federazione Russa delle regioni ucraine occupate di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Il testo, citato dall’agenzia Tass, recita: “I confini dei nuovi soggetti della Federazione, come risulta dai trattati, saranno determinati dai confini che esistevano il giorno della loro formazione e accettazione nella Federazione Russa. Fino all’elezione dei capi delle nuove regioni saranno guidate da funzionari temporanei ad interim nominati da Putin. Le forze russe non controllano pienamente nessuna delle quattro aree”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia