Ospedale out per l'emergenza coronavirus
Dal 41 bis ai domiciliari, scarcerato il boss Pasquale Zagaria: “Deve curarsi, ha il cancro”
E’ malato di cancro e non può curarsi in ospedale perché destinato all’emergenza covid-19. Pasquale Zagaria, 60 anni, fratello di Michele, boss del clan dei Casalesi, è stato scarcerato dal Tribunale di Sorveglianza di Sassari e trascorrerà i prossimi cinque mesi ai domiciliari in un paesino, ironia della sorte, in Lombardia, la regione italiana più colpita dal coronavirus.
La moglie di Pasquale Zagaria, mente economica del clan almeno fino all’arresto avvenuto nel 2007, è Francesca Linetti e vive in provincia di Cremona insieme ai figli dopo aver avuto negli anni passati più di qualche contrasto con le sorelle del marito e di ‘Capastorta’.
Pasquale Zagaria era detenuto al 41 bis e di recente ha subito un delicato intervento chirurgico a causa del brutto male che l’ha colpito. La decisione è stata presa dai magistrati, che hanno accolto l’istanza presentata dai legali del detenuto, anche a causa dell’indisponibilità da parte delle strutture sanitarie dell’isola di poter garantire al detenuto la prosecuzione dell’iter diagnostico e terapeutico di cui ha bisogno a causa di una grave patologia.
Zagaria non può infatti continuare le chemio nell’ospedale sardo di Sassari perché destinato all’emergenza coronavirus. E’ stato così trasferito nel Nord Italia ai domiciliari dove vi resterà per i prossimi cinque mesi. Deve scontare una condanna di poco meno di 20 anni reclusione per associazione di stampo mafioso e altri reati.
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