La sintesi della gestione via task force della crisi sanitaria nazionale Vincenzo De Luca la trova nella scena finale del film “Arrangiatevi” quando Totò, dalla finestra della a ex casa chiusa di via della Fontanella a Roma, urla, appunto “Arrangiatevi” ai nostalgici della legge Merlin. Un’altra metafora destinata a entrare nel catalogo delle massime deluchiane.

“Tutto il lavoro di questi giorni dei comitati e dei sottocomitati è approdato a una conclusione semplice che si può riassumere in una parola d’ordine usata da Totò in un film famoso. Lui, affacciandosi dalla finestra di un’ex casa chiusa, diceva a chi stava sotto: Arrangiatevi . Ecco, questa è la sintesi del lavoro scientifico e di elaborazione dei mille comitati che abbiamo nominato: Si salvi chi può’, arrangiatevi”, attacca il governatore campano. Per lui il Paese è sull’orlo di un crollo politico e psicologico. “La data del 18 maggio – avverte – ha perso completamente il suo significato e già si ragiona come se la pandemia non esistesse più. Registro che ormai c’e’ un crollo generale, dalle istituzioni ai cittadini, e, ad oggi, abbiamo un quadro preoccupante: la mancanza di controllo in tutta Italia”.

Il presidente della giunta campana tira le fila del bilancio regionale .”Oggi abbiamo una situazione di contagi sotto controllo, grazie a Dio. E i tamponi fatti sono ad un livello molto importante. 131mila tamponi fatti finora”. Un risultato ottenuto, chiarisce De Luca, nonostante il governo centrale: “Preciso ancora una volta che oggi la Campania è la Regione più efficiente di Italia. È la Regione che riceve meno soldi di tutte le altre. Il governo nazionale si dovrebbe vergognare. I numeri parlano chiaro. La Campania ogni anno riceve pro capite 45 euro in meno rispetto al Veneto, 40 in meno rispetto a Lombardia, 60 in meno dell’Emilia, 30 in meno di Lazio. È la più penalizzata di Italia, depredata ogni anno di 350 milioni di euro. Lo Stato dovrebbe vergognarsi, non ha fatto niente nessuno di fronte a questo dato”.

De Luca ha risposto anche alle polemiche sui costi della realizzazione dei nuovi posti di terapia intensiva. “Puntiamo ad avere 800 posti letto di terapia intensiva. In Campania qualche imbecille ha fatto questa osservazione, ha detto che abbiamo realizzato posti di terapia intensiva ma non sono occupati. Chiediamo scusa al virus se non gli abbiamo fatto compagnia“. E ha aggiunto: “Ringraziamo il padreterno che non sono occupati al 100%, siamo di fronte all’imbecillità totale. Continueremo a realizzare posti di terapia intensiva -per stare tranquilli in autunno per un probabile ritorno del Covid“.

Sull’apertura dei ristoranti il governatore ha chiarito: “Le linee guide del governo per l’apertura dei ristoranti sono incompatibili e la Regione Campania prenderà misure diverse per il settore della ristorazione e delle attività balneari. Ritengo che sia necessario aprire tutto giovedì, perché lunedì non ci sarà neanche il tempo per fare la sanificazione dei locali. È evidente che un distanziamento di 2 metri in un piccolo ristorante significa che questi ristoranti non apriranno. Riteniamo – aggiunge De Luca – che il distanziamento debba essere di 1 metro, spalla a spalla, tra un cliente e l’altro. Se dovessimo aprire lunedì con le attuali linee guida il 70% dei ristoratori non può aprire. Noi vogliamo che aprano almeno il 90% dei ristoranti, ma con misure meno restrittive”.

Via libera invece da lunedì all’apertura di negozi, saloni di parrucchieri e centri estetici: “Abbiamo già deciso di avere orari dilatati al massimo: le attività commerciali possono aprire tutte, con orari che vanno dalle 7 di mattina alle 23 di sera. Si può aprire nei festivi, quando si vuole e chi vuole”. “Per le spiagge – ha aggiunto il presidente della Regione – avremo incontri nei prossimi giorni. Le coste della penisola sorrentina e amalfitana non credo possano consentirsi ombrelloni a distanze di cinque metri. Servono misure che consentano una ripresa ragionevole in sicurezza ma anche con una redditività economica degli operatori”. Via libera anche per le seconde case, purché’ si trovino in Campania, e alle visite nei luoghi dove si celebrano matrimoni.

Per il momento i confini regionali restano chiusi. “Da quando è cominciata la fase 2 sono arrivate quasi 25.000 persone, quasi 2.000 persone sono in isolamento domiciliare. Non sappiamo quale sarà l’evoluzione del contagio”, spiega De Luca. “Faremo un controllo attento per garantire serenità. Manterremo l’impedimento a entrare in Campania da parte delle altre Regioni. Almeno per questo mese non si può entrare se non per motivi di lavoro o salute. Chi va alla ricerca di affetti stabili dovrà aspettare e avrà la bontà di non darci fastidio. La flessibilità è una stupidaggine. il contagio rischia di riesplodere”.

A maggio, ha anticipato il governatore, la Regione Campania nominerà un commissario per completare il Policlinico di Caserta.