Vincenzo De Luca rilancia l’allarme sull’epidemia di Covid-19. Il presidente della Regione Campania, ‘ospite’ a San Martino Valle Caudina (Avellino) dove questa mattina ha inaugurato i lavori finanziati dalla Regione a seguito dell’alluvione che il 21 dicembre 2019 interessò il comune irpino, non le ha mandate a dire a no vax e no Green pass. 

Il rischio, evocato senza troppi giri di parole da De Luca, è di tornare ai momenti peggiori dell’epidemia, il lockdown. “Gli irresponsabili che dicono no al vaccino  e al Green pass stanno determinando una nuova ondata di contagi e quindi dobbiamo preoccuparci perché da qui ad un mese non si chiudano di nuovo le scuole, i bar, i ristoranti e le attività commerciali Se continuiamo a fare gli imbecilli, prima o poi dovremo richiudere l’Italia”, è stato l’anatema del governatore campano. 

Una preoccupazione determinata da numeri che, nella sua Regione, sono in aumento. “Oggi abbiamo 620 positivi che non vanno negli ospedali o in terapia intensiva perché la metà è vaccinata con prima o seconda dose. La situazione diventa preoccupante perché la popolazione studentesca sotto i 12 anni non è vaccinata come non lo sono ancora 15 milioni di italiani – spiega il presidente della Regione Campania – È evidente che prima o poi arriva un’altra ondata di contagi. Capisco le preoccupazioni e le paure delle famiglie per il vaccino destinati ai più giovani”.

Anche per questo De Luca rivendica le misure prese dalla Regione contro l’epidemia, più restrittive rispetto al resto d’Italia. Senza quest’ultime infatti “potevamo avere un’ecatombe nell’area metropolitana di Napoli, che è la più densamente popolata d’Europa e, se abbiamo reso obbligatoria la mascherina anche all’aperto, non lo abbiamo fatto per divertirci: abbiamo la più alta densità abitativa d’Italia e dunque dobbiamo essere più prudenti di altri”.

PROROGATO OBBLIGO MASCHERINA ALL’APERTO – A proposito di misure di sicurezza anti-Covid, oggi De Luca ha prorogato fino al prossimo 31 dicembre l’obbligo di indossare le mascherine anche all’esterno. 

L’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione obbliga all’uso della mascherina laddove “si configurino assembramenti o affollamenti e in ogni situazione in cui non possa essere comunque garantito il distanziamento interpersonale”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.