Andrea Delmastro ha confermato come il governo intenda “garantire la presunzione d’innocenza, evitare la spettacolarizzazione mediatica, che tanto male ha fatto alla stessa percezione che i cittadini hanno della giustizia” e ha parlato della “necessità di rivedere completamente la disciplina degli atti istruttori con particolare attenzione alle intercettazioni” ricordando le “innovazioni normative” introdotte, “tese a rafforzare la privacy del terzo estraneo”.

Il monitoraggio del governo su 13 procure

L’ispettorato generale del ministero della Giustizia ha attivato il monitoraggio su 13 procure della Repubblica per quanto riguarda le loro modalità di comunicazione sui procedimenti penali in corso. Le procure in questione sono Avellino, Brescia, Cagliari, Ferrara, Catanzaro, Frosinone, Livorno, Rimini, Rovigo, Tempio Pausania, Vercelli, Latina, Torino. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, rispondendo a un’interrogazione alla Camera.

Il monitoraggio – secondo quanto ricostruisce l’Ansa – ha finora riguardato già le prime 13 procure e viene progressivamente effettuato in coincidenza con le ispezioni periodiche, secondo il calendario ordinario dell’ispettorato del ministero. Tra i provvedimenti è previsto anche che le conferenze stampa siano un’estrema ratio e che debbano essere autorizzate. È quanto si apprende da ambienti del governo, secondo i quali il monitoraggio delle procure, che non avviene dunque per selezione, sta dando esiti diversi.

Andrea Delmastro: “Non danneggiare chi è coinvolto nelle indagini”

Tra le altre misure prese dal governo per evitare la divulgazione di notizie che “potrebbero danneggiare” chi è coinvolto nelle indagini, ma non è ancora condannato con sentenza definitiva, il sottosegretario ricorda il decreto del 2021 ‘per il rafforzamento del diritto alla difesa’ secondo il quale il pm “mantiene personalmente o tramite persona incaricata i rapporti con la stampa solo attraverso comunicati o conferenze stampa”. E’ vietato poi ai magistrati, ha affermato, “di dare informazioni al di fuori di questi mezzi o dare denominazioni ai procedimenti lesive della presunzione d’innocenza”. Prevedendo in caso di violazione anche riflessi sul piano disciplinare.

Le parole di Pozzolo sul “fratello” Delmastro

“Andrea è come mio fratello Michele, almeno fino alla notte di Capodanno. Poi è scomparso, non ci siamo più sentiti. Non eravamo amici, ma fratelli. Però ora sembra che si voglia tutelare più una terza persona e buttare giù dalla torre me”.

Con queste parole, su il Foglio, il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo, sospeso dal partito lunedì scorso, ha sintetizzato il suo rapporto con il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro e dato la sua versione dei fatti di San Silvestro.

Ad oggi sappiamo che le persone presenti al veglione erano 27. Fino ad ora la Procura avrebbe sentito come testimoni solo 5 persone: il sottosegretario Delmastro, la sorella sindaca e organizzatrice della festa, il caposcorta Pablito Morello, il consigliere comunale Luca Zani e l’assessore di Biella Davide Zappalà. Tutti esponenti, iscritti o dirigenti di Fratelli d’Italia.

Redazione

Autore