Per la Pm Maria Angioni, che si era occupata del caso della scomparsa di Denise Pipitone nel 2004, il contesto in cui si sono svolti per anni le indagini è stato molto complicato.
Dure le parole del magistrato sul contesto ambientale in cui si svolgevano le indagini e sulla popolazione che non ha collaborato, ma ancora più dure le parole sugli investigatori che l’hanno affiancata durante le indagini.

“Abbiamo avuto grossi problemi. Abbiamo capito che dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni già sapevano di essere sotto controllo – ha detto la pm intervenuta al programma di Milo Infante ‘Ore 14’ in onda su Rai 2 -. A un certo punto, quando ho avuto la direzione delle indagini, ho fatto finta di smettere di intercettare e poi ho ripreso da capo con forze di polizia diverse, nel disperato tentativo di salvare il salvabile”.

Dura la replica di Klaus Davi alle parole del pm Angioni nel corso del popolare talk di Rai 2. “Sono parole estremamente gravi quelle del magistrato Angioni – ha detto Davi – . Trovo significativo che un magistrato accusi la Polizia Giudiziaria di aver fatto trapelare le notizie coperte da segreto. Se questo è vero, dovrebbe partire immediatamente un’indagine. In altre procure simili episodi sono stati oggetto di indagini, processi e condanne, quindi invito la dottoressa Angioni o chi di dovere a fare altrettanto”.

Intanto dopo la scoperta che il gruppo sanguigno di Denise non corrisponde a quello di Olesya Rostova, la ragazza russa che cerca la mamma la cui somiglianza con Piera Maggio aveva acceso le speranze del ritrovamento, continuano le indagini per trovare la bambina. “Adesso sarà la Procura di Marsala ad occuparsene”. Il legale ha già portato la documentazione ai magistrati con le ultime novità sul caso.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.