Guerra, controffensiva ucraina nel Donbass
Diga distrutta, allarme a Zaporizhzhia: “Niente acqua per raffreddare i reattori della centrale nucleare”
Saltano le forniture dal bacino idrico. Niente più acqua per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia dopo la distruzione della diga Nova Kakhovka. E’ quanto fa sapere Ukrhydroenergo, l’azienda che gestisce la diga. Il livello dell’acqua è “al di sotto del punto critico di 12,7 metri”, il che significa che non può più rifornire “i bacini della centrale nucleare di Zaporizhzhia per raffreddare l’impianto”, ha spiegato l’amministratore delegato Igor Syrota.
Le conseguenze per migliaia di persone e per l’ambiente dell’attacco alla diga di Nova Kakhovka, che gli ucraini attribuiscono ai russi (che dal canto loro negano, come sempre) sono drammatiche e gli alleati della Nato forniranno rapidamente supporto a Kiev. E’ quanto emerge da una nota dell’Alleanza Atlantica dopo la riunione della Commissione Nato-Ucraina, presieduta dal segretario generale, Jens Stoltenberg.
Alla riunione hanno partecipato gli ambasciatori della Nato e in videoconferenza il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che “ha informato gli alleati sulla distruzione della diga di Nova Kakhovka nell’Ucraina meridionale, delineando la devastazione che ha causato”. “Gli alleati hanno espresso forte solidarietà all’Ucraina e molti stanno già fornendo aiuti fondamentali, inclusi filtri per l’acqua, pompe, generatori e attrezzature per rifugi.
Il Centro di coordinamento della risposta alle catastrofi euro-atlantiche della Nato, il meccanismo di risposta alle emergenze civili dell’Alleanza, ha condiviso un elenco dettagliato delle necessita’ più urgenti dell’Ucraina con alleati e partner della Nato”, si legge nella nota. “Il Segretario generale ha sottolineato l’importanza del sostegno immediato, a medio e lungo termine all’Ucraina, affermando che questo sarà un argomento chiave per le riunioni della prossima settimana dei ministri della Difesa della Nato e del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, nonché per il vertice di Vilnius a luglio”, conclude la nota.
LA CONTROFFENSIVA – Intanto nel Donbass, l‘esercito ucraino è passato dalla difesa alla controffensiva nella direzione di Bakhmut secondo quanto affermato in un messaggio su Telegram la viceministra della Difesa dell’Ucraina, Hanna Maliar, secondo cui le truppe di Kiev sono avanzate in diverse zone da 200 fino a 1.100 metri. “I mercenari Wagner rimangono nelle unità posteriori. Attualmente, i combattimenti sono condotti dall’esercito regolare della Federazione Russa”, si legge nel messaggio. Maliar ha spiegato che le forze di Kiev riescono a mantenere la difesa nella direzione di Bakhmut grazie alle fortificazioni preparate in anticipo.
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