Prima si chiamava “Rapido”. Uno scafo di diciassette metri costruito tra il 1942 e il 1943 a Pola, che salvò i profughi istriani dalla guerra. Poi negli anni ‘60 divenne la barca di Pierpaolo Pasolini e del suo amico, l’artista Giuseppe Zigaina. Qui Maria Callas trovò ospitalità durante le riprese del film Medea. Successivamente l’oblio, fino a quando Angelo Righetti, noto psichiatra, corse in cantiere per riportarla in vita. E riecco questa bella barca a vela nella Laguna di Venezia, affidata allo spirito imprenditoriale e sognatore di Sibylle Righetti ed Enrico Vianello, con la direzione artistica di Silvia Jop.

Si tratta di un interessante progetto di collaborazione tra una impresa profit e numerosi enti del terzo settore, per promuovere un turismo esperienziale e sostenibile costellato da una rosa di progetti culturali. L’equipaggio, infatti, spesso ospita scuole e intrattiene gli ospiti con prodotti di eccellenza che provengono da una rete di circa quattrocento fattorie sociali. I piatti preparati sull’Edipo Re si dice siano “strabuoni”, perché la scelta è stata quella di sostenere realtà che mettono al centro il protagonismo delle persone svantaggiate, la qualità delle materie prime e la bellezza. Questo è il messaggio che continua a veicolare la prestigiosa imbarcazione, che accoglie a bordo turisti da tutto il mondo che ne condividono la filosofia.

È così possibile fare rientro al tramonto con lo sfondo di San Marco, e l’animo arricchito di valori e sapori. La barca porta il messaggio di una agricoltura inclusiva che valorizza la multifunzionalità, con imprese che hanno deciso di percorrere l’orizzonte dell’economia solidale. A queste realtà, la Edipo Re dà la possibilità di avere una vetrina unica ed internazionale per i propri prodotti, coltivati con metodo biologico e trasformati con sapienza da persone che hanno trovato nel lavoro agricolo una opportunità di riscatto. In agricoltura, da sempre, ciascuno può avere il suo ruolo.

Anche il gesto più semplice di bagnare una pianta o dare da mangiare ad un animale, è essenziale all’interno del ciclo produttivo. Su questo veliero si possono gustare prodotti di varie aziende agricole del territorio, comprese le fattorie sociali come ad esempio gli ortaggi di Casa di Anna a Mestre. Anna e la sua famiglia avevano un sogno, realizzare uno spazio fertile in cui tutto può germogliare. Incluse le persone a cui la nostra società raramente fornisce una opportunità di riscatto e soddisfazione. Si immagini un tramonto in laguna, brindando con i prodotti di Cascina Clarabella, cooperativa sociale situata nel cuore della Franciacorta dove viene offerta opportunità di lavoro a persone con disagio psichico.

Vino, olio extra vergine d’oliva, specialità d’acqua dolce. Buoni e giusti da gustare, viene da dire. La vela della Edipo Re non porta quindi solo alla scoperta della laguna veneziana e delle sue antiche tradizioni artigianali, consente all’ospite di fare un viaggio ben più profondo lungo l’Italia delle eccellenze agroalimentari realizzate anche da cooperative sociali dove la dignità della persona trova la sua chiusura del cerchio nella valorizzazione del territorio e delle relazioni sociali.

L’elenco potrebbe essere lunghissimo, ma è significativo citare l’esperienza del Consorzio Sale della Terra di Benevento, una rete di economia civile nata nel 2016 dall’esperienza di quattro cooperative e che oggi conta undici consorziate, 257 dipendenti, tre negozi, una pasticceria artigianale, un bistrot, una rete di Fattorie e Orti sociali, un Albergo Diffuso, progetti di accoglienza di migranti in piccoli comuni che hanno voluto chiamarsi “del Welcome”. Del benvenuto. Una bella parola, che ogni ospite vorrebbe sentirsi dire con il sorriso.

Questo progetto imprenditoriale della Edipo Re può insomma essere inteso come catalizzatore di tante piccole grandi economie, ed autonomie. Non a caso è stato premiato nel 2018 con l’Oscar Green promosso dai Giovani di Coldiretti nella categoria “Noi per il Sociale”, perché esemplificativo di un modello virtuoso per le aziende agricole che si fanno promotrici di un approccio agro-ecologico e di sostenibilità ambientale, con una filiera a corto raggio, forme di consumo critico e solidale, e molteplici esperienze di agricoltura sociale con persone con disabilità, ex detenuti, o persone che hanno perso il lavoro.

Da anni, in occasione del Festival del Cinema di Venezia, questo vascello approdato a Riva Corinto del Lido è diventato il cuore green della manifestazione internazionale dove si celebra un premio all’inclusione.
“Isola Edipo” è un luogo di incontro dei popoli all’insegna dell’offerta enogastronomica a chilometro zero. L’Edipo Re, con la sua vela disegnata dal pittore Emilio Isgrò, e da tanti altri artisti, è ambasciatrice di cibo sano, buono e pulito. A questa imbarcazione si intrecciano, insomma, attività artistiche e culturali capaci di fondere innovazione solidale, sviluppo territoriale, inclusione, e turismo sostenibile.