Rinnovata la custodia cautelare di Patrick George Zaky, il ricercatore egiziano 27enne  dell’università di Bologna detenuto da quasi tre mesi al Cairo con l’accusa di propaganda sovversiva su Facebook. Lo ha riferito all’Ansa una sua legale, Hoda Nasrallah. Ancora sconosciuta la durata del rinnovo, che verrà resa nota in seguito. “Oggi c’è stato un rinnovo, non un rinvio”, ha fatto sapere in un messaggio la legale Hoda Nasrallah. Di solito il prolungamento della custodia è quindicinale ma in questo caso interviene dopo sette rinvii della durata di una settimana. La custodia cautelare “può durare fino a due anni, rinnovata ogni 15 giorni, e talvolta tale detenzione può protrarsi per più di due anni”, aveva ricordato precedentemente uno degli avvocati di Zaky, Wael Ghaly.

Patrick Zaky non ha partecipato all’udienza, è rimasto nel carcere di Tora, alla periferia sud-est del Cairo. L’Ambasciata italiana al Cairo sta continuando a seguire il caso. Numerose le iniziative lanciate per sensibilizzare sulla vicenda. Prima dell’emergenza Covid-19 alcune si erano tenute nelle piazze italiane. Anche l’ambasciatore in Egitto Giampaolo Cantini ha sollevato il caso di Patrick a più riprese, sollecitando il rilascio dello studente, in linea con le richieste dei suoi avvocati depositate presso la Procura, e attirando l’attenzione sulle sue condizioni di salute. In questo senso, un’altra iniziativa è stata lanciata dall’ambasciata con altri partner internazionali per richiamare l’attenzione sulla situazione dei detenuti nelle carceri egiziane, con particolare attenzione per quelli che si trovano in fase di indagine o soffrono per problemi di salute.

Il caso di Patrick George Zaky è stato inserito nel programma di trial monitoring, monitoraggio processuale, dell’Unione Europea. La delegazione dell’Unione Europea ha, su iniziativa italiana, trasmesso alla Procura egiziana un documento in cui afferma la propria intenzione di continuare a monitorare il caso. Nonostante le restrizioni imposte dal coronavirus – che in Egitto ha provocato 6.813 contagi e 436 morti – l’Unione continuerà a seguire la vicenda, si legge nel documento, e tornerà a farlo di persona appena possibile.

Zaky era partito da Bologna alla volta del Cairo per qualche giorno di vacanza con la sua famiglia nella sua città natale, Mansoura. Una volta atterrato all’aeroporto della capitale egiziana è stato arrestato, secondo quanto riferito da Amnesty International. Secondo l’organizzazione internazionale nei suoi confronti sarebbe stato spiccato un ordine di cattura per  “pubblicazione e diffusione di false notizie sul proprio profilo Facebook”. “Non è accusato di terrorismo, ma di un’accusa peggiore: ‘rovesciamento del regime al potere’, per la quale la pena, secondo la legge, è il carcere a vita“, aveva poi chiarito all’Ansa il legale Wael Ghaly. “Il problema di Patrick coincide con gli appelli a manifestare lanciati agli egiziani dall’imprenditore Mohamed Ali”, aveva spiegato l’avvocato facendo riferimento all’ex appaltatore delle forze armate egiziano che aveva lanciato appelli a manifestare contro il presidente Abdel Fattah al-Sisi nel settembre scorso e poi a gennaio. Zaki collabora con l’Egyptian Iniziative for Personal Rights (Eipr) come ricercatore sui diritti umani e di genere.

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