Le elezioni in Russia fanno discutere anche in Italia e in particolare i membri del governo di Giorgia Meloni. Il voto farsa svolto in Russia, in cui il presidente Vladimir Putin è stato riconfermato con più dell’87% delle preferenze, è stato commentato in maniera diversa dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Il leghista non ha condannato in nessun modo lo stato di repressione in cui sono andate in scena le elezioni presidenziali, mentre il leader di Forza Italia ha alzato la sua voce. Nel frattempo Meloni rimane silente davanti a uno scontro, anche tra forze della sua maggioranza, che in vista delle elezioni europee di giugno aumenterà sempre più.

Elezioni in Russia, il commento di Salvini

Matteo Salvini, commentando il voto russo, ha fatto un particolare parallelismo con il suo approccio alle elezioni e poi ha criticato il presidente francese Emmanuel Macron per la sua proposta di inviare truppe europee sul suolo ucraino. Ma su Putin e il Cremlino, nulla. Anzi. “In Russia hanno votato, ne prendiamo atto, quando un popolo vota ha sempre ragione” ha detto Salvini che poi si è spinto ancora più in là: “Le elezioni fanno sempre bene, sia quando uno le vince sia quando uno le perde; io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta”.

“Ci sono state delle elezioni, prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l’anno della pace”. Poi il riferimento a Macron: “Mi preoccupa che qualche leader europeo parli come se fosse naturale di esercito, di guerre, di militari da mandare a combattere perché la terza guerra mondiale è l’ultima cosa che voglio lasciare in eredità ai miei figli, mi riferisco evidentemente a Macron”.

Solo qualche settimana fa, Salvini aveva detto di voler aspettare la chiarezza dei giudici russi sulla morte di Alexei Navalny.”Difficilmente riesco a sapere cosa succede in Italia, come posso giudicare cosa è successo dall’altra parte del mondo. Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo noi” aveva dichiarato il leghista.

Elezioni in Russia, Tajani contro Salvini

Di ben diversa natura, il commento di Tajani, vicepremier e soprattutto ministro degli Esteri. È proprio sul ruolo che ricopre, che il leader di Forza Italia ha voluto battere davanti ai cronisti, mandando anche un messaggio al suo alleato di governo: “La politica estera la fa il ministro degli Esteri. Quindi le posizioni in politica estera sono quelle del ministro degli Esteri”. Sulle elezioni in Russia “ho espresso la mia posizione ieri sera” ha detto Tajani, “non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto ho detto. Le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un’elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi”.